I diritti di Troppo umana speranza, opera prima di Alessandro Mari, sono stati venduti in Francia (Albin Michel) e Spagna (Seix Barral). In entrambi i paesi l’uscita del romanzo è prevista per i primi mesi del 2012.
Del romanzo uscito per Feltrinelli il 12 gennaio, la stampa italiana ha scritto: “Un grande romanzo, epico e travolgente, un mosaico di quattro storie fuse con maestria e gran cura dei dettagli” Sergio Pent, “La Stampa”. “Un romanzo monumentale e polifonico” Brunella Schisa, “Il Venerdì di Repubblica”. “Un’opera prima che arriva a scompaginare il nostro panorama narrativo e a offrire un’ottica di speranza” Paolo Petroni, Ansa.
Il romanzo Troppo umana speranza di Alessandro Mari In libreria dal 12 gennaio 2011 è un grande romanzo sulla giovinezza. La giovinezza del corpo, della mente, di una nazione. Una grande storia popolare.”Colombino si guardò i piedi, infilati nei calzettoni di lana e negli zoccoli. Tre passi, e tutto sarebbe cominciato. Tre passi soltanto. Perché al primo si è solo partiti, al secondo si può ancora rinunciare, mentre al terzo è tardi, resta solo il tempo di guardarsi indietro.”
Prima metà del diciannovesimo secolo. Sullo sfondo di un’Italia che non è ancora una nazione, quattro giovani si muovono alla ricerca di un mondo migliore: un orfano spronato dalla semplicità che è dei contadini e dei santi; una donna, sensi all’erta e intelligenza acuta, avviata a diventare una spia; un pittore di lascive signore aristocratiche che batte la strada nuova della fotografia; e il Generale Garibaldi visto con gli occhi innamorati della splendente, sensualissima Aninha.
Siamo di fronte a un’opera che si muove libera nella tradizione narrativa otto-novecentesca – europea e americana. Racconta, esplora documenti, inventa, gioca e tutto riconduce, con sicuro talento, a un solo correre fluviale di storie che si intrecciano e a un sentimento che tutte le calamita.
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