Eva Fischer, la nota pittrice ora novantenne che fuggì da Belgrado nel 1941 a seguito della deportazione del padre e di oltre trenta altri familiari da parte dei tedeschi e dei nazisti locali, e che preferì consegnarsi agli “italiani brava gente”- sarà ospite di Maurizio Costanzo nella puntata di Bontà Loro che andrà in onda il 27 gennaio, Giorno della Memoria.
Mentre fervono i preparativi per la sua centoventiseiesima personale – che si terrà presso gli Archivi di Stato di Torino dal mese di settembre e che si proporrà di offrire una completa panoramica della sua opera (oli, disegni, acqueforti e acquetinte, gioielli, e francobolli) attraverso tutte le tappe artistiche dal 1946 ad oggi – la pittrice raccontterà in televisione i drammatici episodi vissuti come ragazza ebrea e come pittrice.
I quadri sulla Shoah sono rimasti fino al 1989, un suo “diario dipinto” nascosto anche ai familiari. Da quel momento è diventato uno dei suoi momenti pittorici fra i più noti in tutto il mondo. Solo un anno dopo, l’ambasciata italiana di Gerusalemme e lo Stato di Israele esponevano la mostra Ricordare il tempo presso lo Yad Vashem , il più importante museo al mondo sulla Shoah. Una delle opere donate dall’artista al museo è stata scelta nel 2010 per rappresentarlo negli auguri per l’anno nuovo.
Eva Fischer è membro onorario dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Nel 2008 il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, le ha conferito l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica.
Le immagini,scolpite nel suo cuore, si trasferiscono sulla tela con la potenza del dolore e ,velate dal filtro del ricordo, denunciano nei particolari gli orrori di quei momenti , tragicamente infiniti, sconvolgendo l’animo di chi le osserva .
Solo i più grandi pittori sono stati capaci di offrire tali sensazioni