A distanza di 669 giorni dal sisma che ha distrutto L’Aquila e il suo circondario il 6 aprile 2009, l’Anas ha ricostruito la nuova sede compartimentale dell’Abruzzo. A inaugurare l’edificio, ricostruito con modalità molto innovative, per il quale è stato necessario un investimento di 13 milioni di euro, è stata promossa una cerimonia alla quale tra gli altri hanno partecipato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Giani Letta, il presidente della regione Abruzzo e commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, il presidente della provincia dell’Aquila, Antonio del Corvo, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, e il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci. La sede compartimentale dell’Anas Abruzzo è il primo edificio pubblico ricostruito dopo il sisma. “La volontà di ricostruire all’Aquila la sede – ha affermato Ciucci – è stata per l’Anas un preciso segnale del desiderio di tornare a un normale e non più emergenziale svolgimento della nostra attività. Infatti, a soli nove giorni dal sisma – ha continuato – con l’ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri n.3755 del 15 aprile 2009 fu disposta la realizzazione di una nuova sede. L’Anas da quel giorno ha lavorato senza sosta per raggiungere l’obiettivo”. Ciucci ha sottolineato che la struttura è stata realizzata in tempi brevi “grazie alla convergenza e determinazione di tutti i soggetti preposti ai diversi livelli: dal governo nel suo assieme e in modo specifico dal ministero delle Infrastrutture, fino a tutte le istituzioni locali”. L’edificio è stato costruito con tutti i moderni accorgimenti dal punto di vista della sicurezza e dell’ambiente, con particolare attenzione all’uso delle energie rinnovabili e puntando all’efficienza energetica e alla promozione della sostenibilità. La struttura è isolata sismicamente alla base, é costituita da quattro livelli sovrapposti e si sviluppa per quasi 7.000 metri quadrati suddivisi in quattro piani di cui uno seminterrato. Secondo Ciucci “é un chiaro segnale di ottimismo e di forza di volontà per superare le ancora esistenti difficoltà, offrendo un gesto concreto di ritorno a una vita lavorativa e produttiva normale”.
“La ricostruzione c’é e sono certo che L’Aquila sarà fiera del suo processo di recupero urbano ma anche identitario. Lo dimostra l’edificazione di questa nuova struttura, la prima opera pubblica importante ad essere riconsegnata, che coniuga in sé celerità, efficienza, sicurezza, modernità ed ecosostenibilità”. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, intervenendo, nel pomeriggio, alla cerimonia d’inaugurazione della nuova sede compartimentale dell’Anas, nel capoluogo abruzzese. “Questa realizzazione – ha aggiunto il Presidente – è l’emblema del fatto che quando c’é volontà tutto diventa possibile. L’edificio, all’avanguardia nella tecnica costruttiva e pregevole esteticamente, esemplifica ciò che L’Aquila stessa potrà diventare: più forte, più dinamica, strutturalmente ed economicamente, più bella di prima”. Il presidente Chiodi, dopo aver elogiato l’impegno dell’Anas, che ha investito nella nuova sede 13 milioni di euro, ha detto di confidare anche negli altri soggetti attuatori (Provveditorato alle opere pubbliche, Comune dell’Aquila, Provincia, Gran Sasso acqua ed altri) per dimostrare la loro capacità progettuale ed esecutiva. “L’Anas doveva fare questo e lo ha fatto – ha riconosciuto Chiodi – Per quanto riguarda il territorio, stiamo utilizzando 200 milioni di euro ottenuti dal Ministero già dal 2009 (in parte spesi ed in parte ancora cantierabili) oltre alle risorse riconosciute dal Governo nazionale, decreto 39, per la ricostruzione di edifici pubblici del centro o di interesse strategico. Un esempio, la cittadella giudiziaria”. “L’inaugurazione di oggi – ha concluso il Presidente – è di certo un buon viatico per quella che sarà la ricostruzione tout court, orgoglio di chiunque si sta impegnando e s’impegnerà per veder rinascere L’Aquila”. Subito dopo l’intervento di Chiodi, la parola è passata al sottosegretario Letta che ha stigmatizzato: “In tempi di federalismo, il Governo non può correggere ciò che ha detto il Presidente di Regione. Mi limiterò ad integrarlo”. “Questa città già è fiera per quello che ha fatto, per come ha saputo reagire, per la lezione di compostezza e sobrietà della sua gente, per la sua voglia di ricominciare a camminare”. Riferendosi poi alla sede Anas, Letta l’ha definita “la centesima Cannella” (non più di due mesi fa lo stesso sottosegretario riconsegnò la fontana delle 99 Cannelle alla comunità), simbolo della vita operosa e del vero senso della rinascita. “La ricostruzione dell’Aquila deve avvenire senza alcuna esitazione e senza ritardi. “C’é stata sicuramente qualche lacuna – ha proseguito Letta – qualche lagnanza ma sono state le polemiche che hanno paralizzato il lavoro di ricostruzione. Il tavolo di coordinamento per la ricostruzione, é la sede giusta per riprendere questo cammino”.
Lascia un commento