Sull’inchiesta relativa alla morte di Sara Scazzi, incideranno le numerose intercettazioni in mano agli inquirenti .Lo ha detto,Daniele Galoppa, l’ex difensore di Michele Misseri, intervenendo su Raiuno. Alla domanda di Massimo Giletti che chiedeva a Galoppa se la mole di intercettazioni dei colloqui in mano agli inquirenti fara’ cambiare la storia della vicenda, il legale ha risposto: ”Penso proprio di si”’.
In una nota di tg1 si legge che l’avvocato Galoppa ha detto: “Non mi sento una vittima e rimango legato affettivamente a Michele: lo sentivo come un padre”, ha aggiunto, augurandogli “ogni bene; mi spiace solo non essere riuscito a far emergere tutta la verità in questa vicenda”. Da diverse settimane, secondo la Procura, erano in atto tentativi da parte di famigliari di Misseri per fargli cambiare difensori, e un episodio – l’invio di un telegramma in carcere all’agricoltore da parte di un fratello, Carmine – è anche oggetto di un’inchiesta nella quale risultato indagati due avvocati. Peraltro nell’ordinanza con la quale lunedì scorso il Tribunale di Taranto ha in sostanza confermato il carcere per Sabrina Misseri, è detto anche che “può ritenersi plausibile che il Misseri – sempre per ragioni legate al peso morale oggettivo di avere accusato Sabrina così contravvenendo all’originario patto familistico – non gradisse la presenza dell’avv. De Cristofaro nominatogli dalla figlia Valentina”.
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