Serata patriottica stasera che anticipa di un mese giusto la festa dei 150 anni dell’ Unità d’Italia, con 14 brani di varie epoche ed ispirazioni che hanno suscitato diverse emozioni.
Prima dell’inizio della serata, il “popolo viola” si è adunato davanti all’Ariston per intonare Bella Ciao, inno accantonato di comune accordo dagli organizzatori del Festival per evitare polemiche e strumentalizzazioni e favorire, appunto l’unione.
“Nata per unire” il titolo della puntata speciale che ha mantenuto alta l’attenzione e soprattutto ha cercato di battere la concorrenza spietata di Annozero. La puntata è stata aperta da “Viva l’Italia” cantata da Davide Van De Sfroos.
Morandi ha cantato “Rinascimento”, una canzone top secret fino all’ultimo, di Mogol e di Gianni Bella. “Non volevo cantare in questo festival ma stasera canto per il mio amico Gianni Bella”, ha annunciato Gianni Morandi parlando dell’inedito ‘Rinascimento’.
“Finirà lo smarrimento/ sarà un rinascimento/ la speranza grande/ che ci fa vibrare/ fino in fondo/ sentiremo poi/ qualcosa dentro noi/ viva piu’ che mai/ un miracolo la fede/ la gioia di chi chiede/ finalmente un nuovo mondo/ un nuovo mondo.” Standing ovation e grande emozione per capitan Morandi.
Altro “momento epico” della serata è stato l’intervento di Roberto Benigni. Il premio Oscar è giunto su un cavallo bianco trionfante con la bandiera dell’Italia. All’esegesi dell’Inno di Mameli ha dedicato la sua performance eccellente. “Svegliarsi per realizzare i propri sogni… Bisogna capire i nostri valori per sapere dove bisogna andare… La lingua e la cultura sono l’identità più profonda della nostra Nazione… Siate felici e se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non vi scordate di lei”, queste alcune delle parole di Roberto Benigni.
Morandi ha detto di Benigni: “L’intervento ci ha fatto ridere e ci ha fatto commuovere. Nonostante tutte le cose che stanno accadendo nel nostro Paese, ci ha fatto sentire orgogliosi di essere italiani”.
Come ha detto il Direttore di Rai 1, Mauro Mazza, “un premio Oscar viene a nobilitare, a rendere onore in una serata in cui si vuole dare un tono affettuoso, ma anche piu’ solenne, un Paese deve manifestare amore per gli artisti che tengono alto il suo nome nel mondo”.
Luisa Stifani
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