Il Segreto della Cupola di Brunelleschi

Scritto a quattro mani da Roberto Corazzi e Giuseppe Conti (il primo architetto e il secondo matematico), è appena uscito per Pontecorboli: “Il segrero della cupola del Brunelleschi a Firenze”, libro di quasi 400 pagine, con splendide illustrazioni, sugli aspetti meno noti e più sorprendi della celebre cupola di S. Maria del Fiore. L’esistenza di […]

Scritto a quattro mani da Roberto Corazzi e Giuseppe Conti (il primo architetto e il secondo matematico), è appena uscito per Pontecorboli: “Il segrero della cupola del Brunelleschi a Firenze”, libro di quasi 400 pagine, con splendide illustrazioni, sugli aspetti meno noti e più sorprendi della celebre cupola di S. Maria del Fiore. L’esistenza di numerose ed apparentemente contraddittorie teorie sulla Cupola del Duomo di Firenze, sul suo funzionamento statico e sui relativi accorgimenti costruttivi, ha portato alla generazione di una vasta bibliografia ricca di ipotesi ma povera di dati sperimentali, di risultanze scientifiche e di indagini strumentali. Ad oggi il monumento risulta essere stato studiato e documentato in maniera approfondita limitatamente a tutte quelle porzioni della struttura e dell’architettura che sono direttamente ispezionabili, fruibili e visibili, ma ben poco è stato fatto per indagare le parti interne della cupola che contengono, dietro strati di intonaco e fuorvianti rivestimenti di laterizio, i veri segreti di una sezione resistente che copre uno degli spazi più grandi dell’antichità e che si mantiene egregiamente, non perturbata dagli agenti atmosferici, ormai da oltre cinque secoli. Per avvalorare quanto appena affermato, basta osservare che ben pochi e vaghi sono i disegni che rappresentano nel dettaglio le murature, mentre moltissimi sono gli scritti, le teorie e le costruzioni geometriche tra coni, cilindri, archi a vari sesti e corde blande.  Con questa ricerca si è pertanto voluto imprimere una svolta decisiva e, con l’apporto delle più recenti tecnologie nei settori del rilievo e della diagnostica, si è avviata una campagna di indagini. I risultati ottenuti sono estremamente interessanti: tutte le teorie elaborate dagli studiosi nel corso dei secoli forniscono quasi lo stesso identico modello geometrico (a parte pochissime eccezioni). Il risultato è di estrema importanza poiché dimostra che tutti gli studiosi, pur con parole diverse, hanno dato, in maniera indipendente ed inconsapevole, la stessa risposta allo stesso problema. Abbiamo iniziato un rilievo sistematico della struttura, con particolare attenzione alla tessitura muraria della Cupola. La realizzazione di un modello sperimentale di una porzione di vela, con le stesse caratteristiche di quello reale e costituito con gli stessi materiali, disposti secondo quanto emerso dalle indagini effettuate. Il confronto tra i risultati ottenuti dalle indagini svolte sul modello e sulla Cupola hanno permesso di fare precise affermazioni sulla tipologia della struttura. Roberto Corazzi è laureato in Architettura e professore ordinario presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze e insegna Fondamenti ed Applicazioni della Geometria Descrittiva e Rilievo Fotogrammetrico dell’Architettura e dell’Ambiente presso la Facoltà di Architettura di Firenze. E’ membro del Collegio di Dottorato di ricerca in Rilievo e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente e del Consiglio Scientifico dell’Istituto Italiano dei Castelli. E’autore di numerose pubblicazioni inerenti la geometria ed il recupero di manufatti architettonici rilevati con strumentazioni tecnologicamente avanzate. Giuseppe Conti laureato in Matematica e professore associato di Istituzioni Matematiche e Modelli Matematici per le Applicazioni presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze. Insegna anche Analisi matematica I e II al Corso di Laurea di Ingegneria Meccanica dell’Università di Firenze  E’ autore di numerosi libri di testo per l’Università. I suoi campi di ricerca sono la geometria combinatoria e l’analisi funzionale non lineare e applicazioni della matematica nei settori dell’architettura, della musica, dell’economia e della fotogrammetria. Nel 2002 ha vinto il premio internazionale Pirelliward (Premio Pirelli) per la divulgazione scientifica tramite internet. Ha tenuto convegni in numerose Università nazionali ed estere e in varie istituzioni.

Carlo Di Stanislao

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