Mi è sembrato di vedere un pianeta

Sistema planetario in formazione vedesi. L’annuncio è di un’equipe di astronomi internazionali che grazie al Very Large Telescope, sito nell’osservatorio cileno di La Silla dell’European Southern Observatory (ESO),  ha potuto studiare il disco di materia che ruota intorno ad una stella giovane in quelli che sembrano i primi stadi del processo di formazione di un […]

Sistema planetario in formazione vedesi. L’annuncio è di un’equipe di astronomi internazionali che grazie al Very Large Telescope, sito nell’osservatorio cileno di La Silla dell’European Southern Observatory (ESO),  ha potuto studiare il disco di materia che ruota intorno ad una stella giovane in quelli che sembrano i primi stadi del processo di formazione di un sistema planetario. Una notizia simileè stata annunciata qualche giorno fa dagli astronomi del telescopio giapponese Subaru, nelle Hawaii.

In realtà la differenza sta nel fatto che il disco di materia, che ruota per un tempo breve intorno questa giovane stella, ha un intervallo che potrebbe essere dovuto alla presenza di un pianeta oppure a una nana bruna. Solo ulteriori e più approfondite osservazioni potranno dirlo.

Come è noto i pianeti si formano dai dischi di materiale orbitante le stelle giovani, ma il momento di passaggio dal disco di polvere al sistema planetario è molto rapida e pochi oggetti si riesce ad osservarli in questa  fase . Uno di questi è T Chamaleonti  (T Cha), una debole stella della piccola costellazione australe del Camaleonte, simile al Sole ma ancora molto giovane . Con “appena” 7 milioni di anni, si trova a circa 330 anni luce dalla Terra.

“Studi precedenti hanno mostrato come T Cha sia un obiettivo perfetto per studiare la formazione dei sistemi planetari”, dice Johan Olofsson dell’Istituto di Astronomia del Max Planck di Heidelberg, Germania, uno degli autori principali dei due articoli apparsi sulla rivista Astronomy & Astrophysics che descrivono i nuovi risultati. “Ma questa stella è lontana e serve tutto il potere dell’interferometria con il VLT (VLTI) per risolvere i dettagli e vedere cosa sta accadendo nel disco di polvere”.

Nuria Huélamo (del Centro di Astrobiologia, ESAC, Spagna, prima autrice del secondo articolo, aggiunge: “Per noi la discontinuità del disco intorno a TCha era un segnale evidente, e perciò ci siamo chiesti: ciò che vediamo potrebbe essere proprio un compagno che si sta scavando un solco all’interno del disco protoplanetario?”

Insomma l’oggetto è di dimensioni assai contenute e potrebbe essere una nana bruna, ma anche potenzialmente, un pianeta e questo risulterebbe decisamente più interessante.

Francesco Rea
INAF

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