Un gigantesco abbraccio collettivo al Colosseo per difendere il patrimonio artistico e culturale italiano. Sarà la lunga catena umana che il 5 marzo circonderà protettivamente il nostro monumento più famoso al mondo, il momento clou della campagna Abbracciamo la cultura, promossa e sostenuta da una coalizione che riunisce, tra i molti, CGIL, Legambiente, WWF, ARCI, ACLI Ambiente, Assotecnici, Federazione Nazionale della Stampa e Movem09. Nata per lanciare un grido d’allarme contro i tagli e difendere lo stato dei nostri beni culturali, dello spettacolo dal vivo e del cinema, la campagna ha già vissuto nei giorni scorsi l’abbraccio alla Torre Paola di Latina e a Palazzo Trigona di Enna, ma il programma, presentato oggi da Oriella Savoldi del Dipartimento Ambiente e territorio CGIL, ha in serbo ancora due settimane di manifestazioni che coinvolgeranno tutto il paese, da Pompei a Matera, da Siracusa a Padova. “Vogliamo salvare il nostro patrimonio dal degrado, quando non dall’incompetenza, dalla speculazione edilizia e dalle norme poche chiare – spiega la Savoldi – consapevoli dell’importanza che ha anche, ad esempio, per il turismo. Qui si tratta anche di salvare posti di lavoro. Ci battiamo perché si sviluppi un programma di cura e non si debba più arrivare a situazioni come i crolli di Pompei o del muro al complesso paleocristiano di Santa Balbina”. Una politica condivisa dei Beni Culturali che ne affermi la priorità nello sviluppo del paese, gestione trasparente e partecipata, qualificazione delle imprese e rilancio del ruolo del Ministero sono alcuni degli obbiettivi della campagna a fronte di numeri allarmanti: appena lo 0,19% del bilancio pubblico investito in cultura nel 2011 e poco più di 21mila dipendenti al Ministero (nel 2011 scenderanno a 18mila e 800) a occuparsi di più di 50mila beni e 399 istituti. Questo, nonostante il 53% degli stranieri venuti in Italia nel 2009 abbia indicato come principale attrazione le città storiche e artistiche. Tra Milleproproghe e Tagli al Fus, non va meglio al settore spettacolo dove già solo la delocalizzazione dei set tra il 2008 e il 2010 ha portato via 83 milioni di euro. ‘Abbracciamo la cultura’ torna dunque a farsi sentire domani con un flash mob alla Porta Esedra degli scavi di Pompei e domenica con un abbraccio all’orologio di piazza Palazzo a L’Aquila. Dopo una settimana di convegni e in previsione di altrettanti eventi a Genova, in Puglia e in Veneto, la giornata clou sarà il 5 marzo con un flash mob alla fonte Aretusa di Sicarcusa e con abbracci collettivi al Tempio C di Selinunte, ai sassi di Matera, alla Cappella degli Scrovegni di Padova, alla Marmifera di Carrara, e soprattutto quello gigantesco al Colosseo “contro i tagli alla cultura e per dare dignità al lavoro”. L’appuntamento all’arena dei gladiatori, è per le 9.30. L’abbraccio è previsto per le 11-11.30. In programma interventi di Rossella Muroni Direttore generale di Legambiente, Salvano Barrano Vice presidente dell’Associazione Nazionale Archeologi, Giulio Scarpati presidente del SAI, Roberto Natale presidente della FNSI e Susanna Camusso segretario generale CGIL.
Daniela Giammusso
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