Il Milan frena col Bari, manca il primo match-point scudetto e rischia di perdere Ibrahimovic per il derby. La Roma dopo i tre schiaffi di Donetsk si rialza battendo 2-0 la Lazio grazie alla doppietta di Francesco Totti e si aggiudica un derby con un finale ad altissima tensione. Non sono mancate le emozioni nella 29/a giornata della serie A: i rossoneri, nel giorno della festa per i 25 anni di presidenza di Silvio Berlusconi, non vanno oltre l’1-1 con la cenerentola del campionato, lasciando a 5 i punti di vantaggio sull’Inter: e lo fanno in rimonta, dopo aver sofferto a lungo ed essere andati in svantaggio su gol di Ramirez. Ci ha pensato poi Antonio Cassano, entrato al posto di un inconsistente Robinho, a rimettere in parità il match, nonostante il Milan giocasse in dieci per l’espulsione di Ibra. L’attaccante svedese, evidentemente ancora turbato per il fallimento in Europa con l’eliminazione dalla Champions, ha mostrato i nervi scoperti rimediando il cartellino rosso per un brutto fallo di reazione su Rossi, che ora gli costerà una stangatina che potrebbe tenerlo in tribuna nel derby in programma tra due turni. Ed è invece festa giallorossa all’Olimpico che riscatta il periodo ‘no’ vincendo la quinta stracittadina di fila: 2-0 ai cugini della Lazio, con il capitano grande protagonista prima su una punizione (complice una papera di Muslera) e poi dal dischetto per il bis. Ma il derby è stato caratterizzato anche dal nervosismo eccessivo andato in scena nel finale: a perdere la testa è stata la Lazio che sotto di un gol ha chiuso in nove per le espulsioni di Radu, reo di aver dato una testata a Simplicio, e Ledesma, che aveva protestato per il rigore fischiato da Tagliavento in favore dei giallorossi. E prima Matuzalem si era reso protagonista di un brutto fallo su Totti, scalciando in faccia del capitano a gioco praticamente fermo. A fine gara, è polemica sul laser puntato su Muslera, dagli spalti, in occasione della punizione e del rigore di Totti. E il derby, il primo vinto sulla panchina da Montella, premia il giovane allenatore che ha lanciato il capitano, lasciando ai box Borriello. E la Lazio perde il quarto posto, agguantato da un’Udinese sempre più favola del campionato: la squadra di Guidolin non ferma la sua marcia, centrando l’ennesima vittoria a suon di gol. Finisce 4-0 al Sant’Elia contro un Cagliari annichilito dal gioco e dalle reti dei friulani: su tutti Di Natale, protagonista con una doppietta e sempre più in fuga nella classifica marcatori (24 reti), ma spazio anche a Sanchez e Benatia. Per una squadra che si illumina di immenso, ce n’é un’altra, la Sampdoria, che la luce l’ha spenta già da un po’: i blucerchiati tornano sconfitti anche da Catania (a segno 1-0 con Llama) e la crisi si fa sempre più dura. Non si risolleva nemmeno il Palermo di Serse Cosmi che, dopo il ko all’esordio con la Lazio, inciampa anche col Genoa (ai rossoblù liguri basta il gol di Floro Flores). Successi anche per la Fiorentina in trasferta con il Chievo (in gol Vargas) e per il Bologna a segno con Ramirez. Nel posticipo in campo a Parma il Napoli che prova a ridurre le distanze con l’Inter di Leonardo nella corsa al secondo posto.
Super Totti al derby, Milan manca la fuga
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