Il giorno prima la scadenza del termine di 20 giorni per revocare o confermare le dimissioni, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha deciso di restare al suo posto: oggi alle 8,30, in un orario insolito perché domenica, ha consegnato nelle mani del segretario generale, Vincenzo Montillo, la revoca delle dimissioni che aveva presentato l’8 marzo scorso, perché nella coalizione di centrosinistra non c’era più la maggioranza. Il giorno prima, il consiglio comunale aveva bocciato un provvedimento, mandando su tutte le furie Cialente, che ha prima minacciato e poi consegnato la lettera di dimissioni. Decisivi sul dietrofront del primo cittadino i risultati del vertice di circa tre ore e mezzo di ieri sul terremoto a palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, l’abruzzese Gianni Letta, e del commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, con il quale sono state molte le frecciate polemiche negli ultimi giorni, e del vicecommissario, Antonio Cicchetti. Ieri sera al termine del serrato confronto nel quale aveva chiesto invano alcuni cambiamenti nella governance del terremoto, il sindaco si è detto molto soddisfatto di aver ottenuto l’assicurazione del ripianamento da parte del Governo del bilancio del Comune con la somma individuata, carte alla mano, insieme tecnici comunali e del ministero dell’Economia, e di un maggiore peso sulla ricostruzione del tavolo di coordinamento di tutti i soggetti responsabili della ricostruzione. Oggi il sindaco ha confermato la soddisfazione “per le attenzioni del governo ed i risultati ottenuti ieri che alla luce dei chiarimenti hanno innescato un nuovo corso”. Cialente ha suonato anche la carica: “ora deve partire la ricostruzione pesante per perché quella leggera da punto di vista burocratico é finita tra agosto e settembre scorso”. “La riunione del tavolo tecnico di martedì sarà decisiva – ha aggiunto – perché si dovrà chiarire ogni aspetto e stoppare le polemiche e le divisioni, ad esempio tra imprese e ordine degli ingegneri. Anche a costo di fare un confronto di 48 ore ci dobbiamo risolvere ogni problema e recuperare il tempo perduto”. Dopo la presentazione delle dimissioni, nelle scorse settimane il primo cittadino aveva anche ottenuto la solidarietà dei consiglieri di maggioranza che in 20 hanno formato un documento di fiducia, oltre ad attestati di stima della società civile. Curioso come domani sia al vaglio del consiglio comunale il provvedimento sulle municipalizzate non approvato per mancanza del numero legale, anche se Cialente non si aspetta “brutte sorprese”.
Cialente: no dimissioni, via a ricostruzione
Il giorno prima la scadenza del termine di 20 giorni per revocare o confermare le dimissioni, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha deciso di restare al suo posto: oggi alle 8,30, in un orario insolito perché domenica, ha consegnato nelle mani del segretario generale, Vincenzo Montillo, la revoca delle dimissioni che aveva presentato l’8 marzo […]
Lascia un commento