La NATO ha preso il comando delle operazioni in Libia su mandato dell’ONU per proteggere i civili e sono già partite le operazioni per far rispettare la no-fly zone. Lo ha annunciato il generale canadese Charles Bouchard, che guida da Napoli la missione “Unified protector”, subentrata all’operazione “Odissea all’alba” lanciata dalla ‘coalizione dei volenterosi’ sotto il controllo di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna.
Le forze della NATO, ha spiegato, “agiranno in stretto coordinamento con i partner regionali e internazionali per proteggere la Libia” e “più lo sforzo è condiviso, più forte sarà il messaggio inviato al popolo libico che ha un bisogno disperato del nostro aiuto”. “Il nostro obiettivo è aiutare e proteggere i civili dagli attacchi o da minacce di attacchi”, ha proseguito. La NATO è pronta a raggiungere questi obiettivi con tutti i mezzi consentiti, “via mare e via aerea”, ha aggiunto il generale, precisando comunque che l’Alleanza “farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per impedire l’utilizzo della forza aerea e lo farà con attenzione e precisione in modo tale da evitare di fare vittime tra la popolazione civile”.
L’uscita di scena di Gheddafi resta in ogni caso un obiettivo politico, che la comunità internazionale intende perseguire con gli strumenti della diplomazia, non con quelli militari. La conferenza di Londra di domani, alla quale partecipa il Ministro Franco Frattini ed i Ministri degli Esteri dei paesi che insieme con l’Italia partecipano alla missione, sarà focalizzata su questo.
“Le azioni Nato cui partecipiamo – ha detto Frattini – non sono il fine. Non si può continuare a tempo indeterminato queste azioni ma pensare ad una soluzione politica,”da affrontare tutti insieme come è ovvio che sia”. Il Ministro ha ribadito che, sulla situazione in Libia, “circolano alcune idee” ma “nostro dovere istituzionale è eliminare le distanze, trovare una soluzione condivisa non solo tra i quattro più grandi paesi europei, ma con tutti” gli alleati. “Qualunque strategia politica divisiva è destinata a fallire”.
“Le idee italiane, francesi, tedesche – ha detto ancora il Ministro – confluiranno tutte alla riunione di domani a Londra del Gruppo di Contatto” e l’obiettivo è di trovare una posizione “condivisa” per raggiungere il fine “che è – ha assicurato Frattini – la nuova Libia, il dopo Gheddafi”.
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