Nonostante la ripresa degli sbarchi, la prima parte dell’operazione migranti, svuotare Lampedusa, si avvia a conclusione. Oggi è partita una nave, la Excelsior, con 1.731 a bordo che farà tappa a Trapani, Catania e Napoli. I migranti sarano distribuiti tra i campi di Chinisia (600 posti), Caltanissetta (600) e Santa Maria Capua Vetere (800). Altre due navi (di 1.800 e 2.000 posti) salperanno domani e saranno dirette probabilmente verso il Centro-Nord, dove però è forte l’opposizione alle tendopoli. C’é ancora incertezza, dunque, sulla destinazione finale dei passeggeri. Il piano illustrato dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, agli enti locali prevede che ogni regione – escluso l’Abruzzo – debba ospitare un campo per extracomunitari. Ma, finora, le uniche tendopoli allestite (oltre a Chinisia, Caltanissetta, Santa Maria Capua Vetere, ci sono Manduria e Potenza) si trovano al Sud. L’unica regione del Centro-Nord che ha risposto all’appello di Maroni è la Toscana, dove sono pronte strutture nelle province di Firenze, Livorno, Grosseto e Arezzo, per un totale di 300 migranti. Saranno trasportati a Livorno da una delle due navi che partiranno domani da Lampedusa. Ancora avvolte nel mistero le altre destinazioni dei tunisini provenienti da Lampedusa, dopo le sollevazioni di Regioni e Comuni. I nomi di diversi siti sono circolati, anche se non sono ancora definitivi e ci sono margini di trattativa su soluzioni alternative: l’arena Rock di Torino (bloccata dal sindaco Sergio Chiamparino), Montichiari (Brescia), Vipiteno (Bolzano), Padova, Tarquinia (Viterbo), Fermo. Le decisioni finali sulle nuove tendopoli da aprire sono attese per martedì, quando è prevista a Palazzo Chigi la seconda riunione della cabina di regia creata da Governo, Regioni ed enti locali per l’emergenza immigrazione. Naturalmente, si attendono buone notizie dalla missione a Tunisi domani di Berlusconi e Maroni, che puntano ad ottenere un rafforzamento dei controlli di polizia per evitare le partenze dei barconi verso Lampedusa e massicci rimpatri per i tunisini arrivati quest’anno (circa 20mila). In questo modo acquisterebbe anche maggiore credito la promessa fatta da Berlusconi alle Regioni sul fatto che che le tendopoli sono “assolutamente provvisorie”. Il piano del Viminale prevede anche che alcune navi rimangano in rada a Lampedusa pronte a caricare eventuali nuovi arrivi per distribuirli nei centri che saranno stati allestiti, evitando così che l’isola pelagia sopporti le enormi concentrazioni di queste settimane. Se – come anche Maroni teme – dalla Tunisia non si fermerà il flusso migratorio, sempre martedì, nella riunione di Palazzo Chigi, potrebbe essere presa una decisione sul permesso di soggiorno temporaneo da concedere a chi chiede di andare in un altro Paese europeo, Francia e Germania soprattutto.
Massimo Nesticò
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