L’Aquila: Consiglio Comunale di Sulmona fuori dall’Emiciclo per l’autonomia del proprio Ipab

Un consiglio comunale straordinario davanti alla sede della Regione Abruzzo è quello che si è svolto stamane nel capoluogo, dove si è riunita la Giunta del Comune di Sulmona. “È la prima volta che si riunisce un Consiglio comunale fuori dalle mura” – l’ha affermato il Presidente del Consiglio comunale, Nicola Angelucci (PDL) – “per […]

Un consiglio comunale straordinario davanti alla sede della Regione Abruzzo è quello che si è svolto stamane nel capoluogo, dove si è riunita la Giunta del Comune di Sulmona. “È la prima volta che si riunisce un Consiglio comunale fuori dalle mura” – l’ha affermato il Presidente del Consiglio comunale, Nicola Angelucci (PDL) – “per dare un segnale forte”. Il segnale è indirizzato al Consiglio regionale, riunitosi oggi per approvare il progetto di legge n. 68/2009 per il riordino delle IPAB (Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza) e il loro accorpamento in ASP (Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona) provinciali. La razionalizzazione è legata alla necessità di risparmio giustificato dalle condizioni della sanità abruzzese in forte deficit. Tuttavia, “nella ragione del risparmio non rientra Sulmona” – ha detto il Sindaco di Sulmona, Fabio Federico (PDL) – “perché l’IPAB di Sulmona è autosufficiente”. L’IPAB della Santissima Annunziata di Sulmona “ha 700 anni di storia, è la più ricca dal punto di vista patrimoniale grazie alle donazioni dei cittadini”, ricorda Fabio Federico. Il patrimonio comprende la chiesa, il museo, l’auditorium e il campanile. “È impensabile che alla città venga meno la proprietà del campanile”, ha ammonito il Sindaco. “Partiamo con una dotazione economica di 10-15 milioni di euro” – ha detto Angelucci – “e con un complesso non ha costi, ad esempio il consiglio d’amministrazione non viene pagato, mentre con l’accorpamento avremmo spese che ora non abbiamo”. Inoltre, riferendosi alla proposta dell’Assessore alle Politiche Sociali, Paolo Gatti, di ridurre i consigli di amministrazione, Angelucci ha affermato che: “Per noi è ininfluente visto che il Consiglio d’amministrazione non è pagato”. Quindi, la struttura di Sulmona parte con una condizione finanziaria in attivo e ha paura che unendosi in caso di deficit dell’unità provinciale dovrà anch’essa pagare i debiti.

La richiesta del Comune di Sulmona è di estrapolare la posizione di Sulmona dalla legge.

Pur essendo inserita all’ordine del giorno della seduta di oggi del Consiglio regionale, la proposta di  legge è stata rinviata di due settimane per decisione della Conferenza dei Capigruppo.

Lisa D’Ignazio

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