Dopo un silenzio durato cinque giorni, Silvio Berlusconi ha deciso di dare la scossa finale alla campagna elettorale in vista dei ballottaggi della prossima settimana, con una rafficadi interviste trasmesse da 5 telegiornali nazionali, due reti locali e una radio. Il premier non ha usato mezzi termini, sottolineando l’estremismo di Pisapia a Milano, fino al punto da evocare quelle “bandiere rosse dei centri sociali” che sventolavano lunedì scorso in segno di vittoria e che, ha detto il premier, lo hanno profondamente “turbato”. Immediate le proteste del centrosinistra per quella che viene definita un’occupazione delle tv. Il Pd e l’Idv hanno chiesto l’intervento dell’Agcom, mentre Bersani ha commentato: “non siamo in Bielorussia”. Ieri sera è intervenuto anche il cdr del Tg1 che ha invitato il direttore Minzolini a dare lo stesso spazio anche agli altri leader.
Berlusconi in tv, scoppia la polemica
Dopo un silenzio durato cinque giorni, Silvio Berlusconi ha deciso di dare la scossa finale alla campagna elettorale in vista dei ballottaggi della prossima settimana, con una rafficadi interviste trasmesse da 5 telegiornali nazionali, due reti locali e una radio. Il premier non ha usato mezzi termini, sottolineando l’estremismo di Pisapia a Milano, fino al […]
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