Marcello Mariani, artista abruzzese, alla 54^ Biennale di Venezia

A distanza di pochi mesi dalla partecipazione alla mostra capitolina “Regioni e Testimonianza d’Italia” (Roma, Complesso del Vittoriano, 31 marzo – 3 luglio 2011) Marcello Mariani, pittore aquilano, invitato da Vittorio Sgarbi, curatore del “Padiglione Italia” della Biennale di Venezia, incontrerà nuovamente il pubblico italiano ed internazionale con un’opera inedita ed imponente: Forma Archetipa n.91 […]

A distanza di pochi mesi dalla partecipazione alla mostra capitolina “Regioni e Testimonianza d’Italia” (Roma, Complesso del Vittoriano, 31 marzo – 3 luglio 2011) Marcello Mariani, pittore aquilano, invitato da Vittorio Sgarbi, curatore del “Padiglione Italia” della Biennale di Venezia, incontrerà nuovamente il pubblico italiano ed internazionale con un’opera inedita ed imponente: Forma Archetipa n.91 (cm 200 x 200, 2010, olio magro e tecnica mista su tela grezza di cotone).

Il prof. Emmanuele Emanuele, presidente del “Comitato degli intellettuali” preposto alla nomina degli artisti che meglio rappresenteranno il Paese alla 54^ Esposizione Internazionale d’Arte, ha ufficialmente invitato il Maestro abruzzese ad esporre un suo recente lavoro nella storica sede espositiva della Biennale, le Corderie dell’Arsenale di Venezia.

 Il Comitato scientifico, incaricato della selezione, o più precisamente della segnalazione, degli oltre 200 artisti di fama internazionale, quest’anno, per la prima volta nella storia della Biennale, è costituito eccezionalmente da personalità importanti della cultura italiana: intellettuali, scrittori e filosofi. Tra i “segnalatori” citiamo, solo a titolo esemplificativo, Italo Zannier, Giorgio Albertazzi, Corrado Augias, Tonino Guerra, Sergio Zavoli, Ennio Morricone, Louis Godart, Miriam Mafai, Ermanno Olmi, mentre tra i “segnalati” ritroviamo Gillo Dorfles, Carla Accardi, Piero Guccione, Mimmo Jodice, Jannis Kounellis, Luigi Ontani e, ovviamente, Marcello Mariani.

 L’opera prescelta, di grande valenza dal punto di vista cromatico-materico, è particolarmente indicativa dell’esperienza storica dell’artista che, nell’ambito della sua continua ricerca astratto-informale, sa creare nuovi e sorprendenti quadri percorsi da caldi cromatismi e un delicato e sempre inedito lirismo. Attraversato da leggeri tratti curvilinei ad olio giallo e da improvvise colate di colore materico, il dipinto palesa la sentita poetica dell’astrattismo americano ed europeo del Novecento.

 L’esposizione si preannuncia come una delle più imponenti Biennali degli ultimi anni. 28 i padiglioni espositivi e 89 i Paesi partecipanti, con un forte incremento rispetto all’ultima edizione quando furono 77. La mostra rimarrà aperta fino al 27 novembre 2011.

 Giorgia Duò

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