Il procuratore aggiunto di Napoli, Rosario Cantelmo, ha interrogato oggi a Roma in qualità di teste un esperto di giocate elettroniche nell’ambito dell’ inchiesta sulle attività del clan camorristico dei D’Alessandro, attivo a Castellammare di Stabia, che lo scorso ottobre portò all’arresto dell’ex attaccante dell’Avellino e del Sorrento, Cristian Biancone. L’interrogatorio si è svolto nella capitale poiché lì il magistrato aveva altri impegni e ha, dunque, deciso di approfittare della trasferta per incontrare il teste, che lavora a Roma. L’obiettivo di Cantelmo, che segue le indagini assieme ai sostituti Pierpaolo Filippelli e Claudio Siragusa, è comprendere meglio i meccanismi con cui avvengono le giocate e il sistema dei flussi. I pm, infatti, intendono incrociare i dati degli incontri sospetti – quelli su cui convergono molte puntate rispetto agli altri in programma nella stessa giornata – con le informazioni ricavate attraverso le intercettazioni telefoniche. Per fare questo hanno dunque bisogno di informazioni tecniche che sono state chieste oggi all’esperto. L’ipotesi investigativa è che il clan D’Alessandro, anche corrompendo alcuni calciatori, sia riuscito a pilotare l’esito di incontri di calcio; l’attenzione degli investigatori è focalizzata su diversi incontri, anche di serie A.
Calcio-scommesse: Pm Napoli a Roma, interroga teste esperto
Il procuratore aggiunto di Napoli, Rosario Cantelmo, ha interrogato oggi a Roma in qualità di teste un esperto di giocate elettroniche nell’ambito dell’ inchiesta sulle attività del clan camorristico dei D’Alessandro, attivo a Castellammare di Stabia, che lo scorso ottobre portò all’arresto dell’ex attaccante dell’Avellino e del Sorrento, Cristian Biancone. L’interrogatorio si è svolto nella […]
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