“Sono stato attaccato da organi di stampa per aver voluto appellare la sentenza del Tar Abruzzo perché l’Avvocatura di Stato aveva sconsigliato di fare ricorso. Il commissario alla Sanità Gino Redigolo, proprio per questo, non ha proposto appello al Consiglio di Stato. Ho voluto l’appello in qualità di presidente della Regione e mi hanno attribuito di ‘volerlo’ solo per dare un incarico esterno a un legale pur sapendo che l’Avvocatura di stato l’aveva sconsigliato. Per mesi mi hanno accusato di ‘non rispettare le sentenze del Tar’. Ecco, avevo ragione io. Il risparmio per gli abruzzesi sarà di diversi milioni di euro. Le sentenze sono quattro per ora nei confronti delle cliniche private ricorrenti”. Questo il commento del presidente della Regione e commissario per la sanità, Gianni Chiodi, dopo che il Consiglio di Stato ha stabilito che i tetti di spesa imposti ai budget 2008 delle cliniche private stabiliti dalla Regione Abruzzo erano legittimi, ribaltando le sentenze emesse dai giudici del tribunale amministrativo regionale che avevano accolto le richieste delle case di cura, contrarie alla delibera 3/2008 dell’ex commissario alla sanità Gino Redigolo.
Sanità: Consiglio di stato, legittimi tetti di spesa delle cliniche private d’Abruzzo
“Sono stato attaccato da organi di stampa per aver voluto appellare la sentenza del Tar Abruzzo perché l’Avvocatura di Stato aveva sconsigliato di fare ricorso. Il commissario alla Sanità Gino Redigolo, proprio per questo, non ha proposto appello al Consiglio di Stato. Ho voluto l’appello in qualità di presidente della Regione e mi hanno attribuito […]
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