Sarà una giornata importante anche quella di domani per l’inchiesta relativa al calcioscommesse condotta dalla procura della Repubblica di Cremona. Gli inquirenti nutrono aspettative riguardo al vertice fissato tra il procuratore federale Stefano Palazzi e il capo della procura cremonese Roberto di Martino. L’arrivo di Palazzi a Cremona è atteso per il primo pomeriggio. L’incontro si preannuncia lungo. Sarà uno scambio di informazioni, di carte e di materiale utile allo sviluppo delle indagini. Nei giorni scorsi il magistrato cremonese ha spedito al procuratore federale parte degli atti in copia mentre Palazzi, dal canto suo, ha inviato a Cremona una serie di carte che lo stesso di Martino, nell’incontro con i cronisti, ha definito “utili”. L’impressione di molti è che questo contatto serva per il passaggio al secondo livello dell’inchiesta che può aprire le porte non soltanto a verifiche su varie partire di serie A, ma anche su un certo numero di incontri di calcio che si disputano nei campionati stranieri, a cominciare da Francia e Spagna. Per la procura di Cremona si tratta di dare l’impronta decisiva all’inchiesta, ma anche di stralciare verso altre procure (si parla di Bari e Napoli) quelle partite che si sospetta siano state truccate e manipolate da giocatori che fanno capo ad altri gruppi di scommettitori. Gli ispettori federali cercano invece elementi per aprire i fascicoli nel più breve tempo possibile con i campionati alle porte. Occorre infatti fare presto, poiché i calendari dei vari campionati devono ancora essere stilati e la Federazione Gioco Calcio nopn é ancora nelle condizioni di stabilire quali squadre devono essere nel caso penalizzate. Altro appuntamento importante, in procura a Cremona, è fissato per martedì, quando ci sarà l’interrogatorio di Antonio Bellavista, l’ex capitano del Bari che, come Paoloni, non ha risposto alle contestazioni del Gip Guido Salvini nel corso dell’udienza di garanzia che si è svolta venerdì 3 giugno. Le intercettazioni che lo riguardano sono state vagliate più volte. L’avvocato ha già preannunciato che il suo assistito non parlerà. Intanto, il collegio difensivo di Marco Paoloni, l’ex portiere della Cremonese accusato di aver ‘avvelenato’, il 14 novembre scorso, mezza squadra durante la partita con la Paganese (peraltro vinta dai grigiorossi per due a zero) ha fatto capire di aver iniziato la rilettura riga per riga dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Salvini. Il suo obiettivo è mettere alcuni punti fermi sulle vicende cremonesi, a cominciare dal percorso del Minias (l’ansiolitico finito nelle bottigliette), dal suo acquisto fino alla somministrazione nel té bevuto dai giocatori. Scopo delle verifiche preannunciate dal legale è capire quanti avrebbero avuto la possibilità di sciogliere il medicinale nell’acqua.
Vittoriano Zanolli
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