La Regione Abruzzo ha garantito che sarà al fianco di Micron per far convergere il Governo centrale sui giusti cofinanziamenti degli accordi di programma destinati a portare a progettualità sempre più avanzate ad Avezzano. “Posso certamente affermare – ha detto Alfredo Castiglione l’assessore Sviluppo Economico Regione Abruzzo – che quei cofinanziamenti li abbiamo già previsti all’interno dei fondi Fas che si renderanno disponibili da qui a qualche mese, non appena il Governo darà materialmente il via libera”.
Fabrizio Famà, Responsabile Affari Generali Micron, ha commentato: “accogliamo con estremo interesse le dichiarazioni dell’Assessore poiché da tempo chiediamo una disponibilità alla Regione Abruzzo, e l’impegno assunto oggi per noi è fondamentale ai fini della determinazione della quota di intervento agevolativo del Governo centrale. Un punto fermo sul cofinanziamento regionale è una buona base di partenza”. Le dichiarazioni sono di questa mattina, nel corso della giornata informativa dedicata ai media italiani per far conoscere una importante realtà del settore high tech, poco nota al grande pubblico, ma protagonista della vita quotidiana attraverso i sensori, cardine della fotografia digitale e di tante altre applicazioni basate sulla elaborazione delle immagini. Pochi sanno, infatti, che in ogni casa c’è almeno un sensore prodotto nel sito di Avezzano e che 1 su 5 in tutto il mondo viene proprio da questo stabilimento (Aq).
“L’occasione – come ha affermato il city manager della Micron Italia di Avezzano (L’Aquila), Riccardo Martorelli – è stata la presenza ad Avezzano del vice presidente Tecnology Development Aptina Shung Chieh, leader nel settore dei sensori di immagine e partners di Micron Italia”.
La sfida non è semplice perché occorre innanzitutto la collaborazione continua tra tutte la parti in causa: Micron Italia, Governo, Istituzioni, Regione, Sindacati e Capitale umano. È necessario che il business dei semiconduttori sia considerato strategico per l’Italia e per l’Abruzzo e sostenuto da adeguate politiche di sviluppo. Il presupposto per compiere il salto di qualità è rappresentato dalla capacità di ogni singolo lavoratore, dei sindacati, del governo politico e dell’impresa di fare gioco di squadra nel consolidare la competitività.
La Regione può e deve essere parte efficace, sostenendo il progetto di Ricerca e Sviluppo sui 200mm, perché questo dimostrerebbe la strategia politica delle istituzioni verso il business dei semiconduttori e sarebbe uno dei presupposti fondamentali per ulteriori sviluppi in termini di competizione. Micron da sola ha investito gia’ 40 milioni di dollari in macchinari e 75 milioni di dollari in materiali e costo del lavoro nel giro di 3 anni. La Regione potrebbe essere il tramite giusto per sensibilizzare il Ministero dello Sviluppo Economico e dare il via libera alla richiesta di finanziamenti sul progetto di R&D che costituisce il primo passo per dare attuazione all’Accordo di Programma Quadro siglato tra lo stesso Ministero e la Regione Abruzzo e che, soprattutto, permetterebbe a Micron di guardare con rinnovato ottimismo al futuro.
Dall’altro lato è necessario anche l’appello alle parti sociali nel mantenere quella organizzazione del lavoro necessario per rimanere competitivi e, quindi, salvaguardare la presenza di Micron che nel tempo ha significato e significa occupazione e opportunità per i giovani in un territorio che, purtroppo, negli scorsi anni ha visto una profonda deindustrializzazione. Fino ad oggi Micron è protagonista nei propri settori di interesse, con un occhio verso nuovi, potenziali business. Basta ricordare che solo nel 2009 sono stati chiusi 40 stabilimenti di semiconduttore nel mondo
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