Melania Rea: Parolisi indagato. Papa’, sorpreso non me l’aspettavo

“Sono sorpreso, non me l’aspettavo”. Gennaro Rea, il papà di Melania, raggiunto telefonicamente dall’ANSA, commenta con pochissime parole l’iscrizione nel registro degli indagati di Salvatore Parolisi con l’accusa di omicidio volontario per la morte della figlia. “Lo ho appena saputo dalla stampa – dice Gennaro Rea – aspetto di sentire gli inquirenti, aspetto di capire”. […]

“Sono sorpreso, non me l’aspettavo”. Gennaro Rea, il papà di Melania, raggiunto telefonicamente dall’ANSA, commenta con pochissime parole l’iscrizione nel registro degli indagati di Salvatore Parolisi con l’accusa di omicidio volontario per la morte della figlia. “Lo ho appena saputo dalla stampa – dice Gennaro Rea – aspetto di sentire gli inquirenti, aspetto di capire”. In questi mesi, Salvatore Parolisi ha sempre frequentato la casa dei Rea, soprattutto per la piccola Vittoria, accudita essenzialmente dai nonni Rea. A chi chiede a Gennaro se oggi ancora crede all’innocenza di Salvatore, risponde: “A questo punto non so più niente”.

“Una brutta notizia ma io credo nell’innocenza di mio figlio”. Vittoria Parolisi, la mamma di Salvatore, apprende dall’Ansa la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati del figlio con l’accusa di omicidio volontario per la morte della moglie Melania. La signora Vittoria resta in silenzio quando le viene comunicata la notizia. Poi lei, da sempre riservata sull’argomento, si limita a dire: “E’ una brutta notizia”. Salvatore lo definisce “tranquillo” in questi giorni. “E’ uscito qualche ora fa, da solo – dice – la bimba è a casa dei nonni Rea. Non so dove sia andato. So che qui nessuno ci ha detto dell’iscrizione nel registro degli indagati. Non sapevamo nulla”.

“Mi sento tranquillo”, così Salvatore Parolisi a uno dei suoi difensori dopo aver ricevuto un avviso di garanzia per l’omicidio della moglie, Melania Rea. L’uomo sta trascorrendo questi giorni a Frattaminore, insieme alla figlia. Con i suoi legali aveva più volte ribadito che lui col delitto non c’entrava nulla. Oggi “si è limitato a ripetere che si sente tranquillo”, ha spiegato uno dei suoi legali, l’avvocato Walter Biscotti.
L’avvocato Biscotti ha detto che nei prossimi giorni lui e l’altro difensore, Nicodemo Gentile, incontreranno Parolisi. “Attualmente – ha spiegato – non abbiamo in mano alcun atto ufficiale e quindi non sappiamo perché Parolisi sia stato indagato. Abbiamo solo appreso che nei prossimi giorni dovrà presentarsi in caserma per ritirare un atto”.

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