Fondo immobiliare: fuori i nomi dei furbi e dimissioni degli approfittatori

Era pensiero comune che la gestione commissariale rifiutasse trasparenza e regole certe per nascondere favoritismi e clientelismo nell’assegnazione degli alloggi del progetto C.A.S.E., dei M.A.P. e del Fondo Immobiliare. I cittadini aquilani non sono stati trattati alla stessa maniera, secondo buon senso e  procedure trasparenti. Ora questa verità viene confermata con i particolari interessanti emersi […]

Era pensiero comune che la gestione commissariale rifiutasse trasparenza e regole certe per nascondere favoritismi e clientelismo nell’assegnazione degli alloggi del progetto C.A.S.E., dei M.A.P. e del Fondo Immobiliare. I cittadini aquilani non sono stati trattati alla stessa maniera, secondo buon senso e  procedure trasparenti.

Ora questa verità viene confermata con i particolari interessanti emersi in Commissione di vigilanza del Comune sulla gestione che la Società Europa risorse s.r.l. ha fatto del fondo immobiliare: 470 famiglie hanno avuto una casa, spesso anche più grande rispetto alle esigenze del nucleo familiare, senza dover rispondere ad un bando pubblico, senza dover attenersi a criteri oggettivi, senza dover essere inseriti in una graduatoria…

Ed è ancora più grave che le comode case del Fondo immobiliare sono state assegnate anche ad Assessori, a Consiglieri, a Dirigenti comunali o a loro parenti stretti, mentre tutti gli altri sfollati, cittadini comuni, sfortunati e senza santi in paradiso, cercavano disperatamente un alloggio o erano costretti a fuggire al mare!

I cittadini aquilani hanno diritto di sapere chi sono i furbi ed i fortunati di questo terremoto e chi ci ha guadagnato in questa vicenda, come in tante altre, sapendo per certo che ci hanno rimesso i cittadini onesti, che si illudevano di vedere rispettati criteri e regole, e di essere considerati tutti uguali almeno di fronte alla tragedia del terremoto.

E gli amministratori comunali, che hanno risolto il loro legittimo bisogno di avere una casa in questo modo, dovrebbero ammettere il favoritismo derivante dal ruolo e rassegnare le dimissioni, con un gesto riparatorio di dignità e di rispetto dei cittadini.

Quando chiediamo la fine della gestione commissariale per affidare tutti i poteri decisionali sulla ricostruzione agli Amministratori comunali, diamo per scontato che essi siano onesti e motivati solo dal bene comune: Il Sindaco e gli Amministratori tutti per essere credibili non dovrebbero tollerare mai nemmeno il più piccolo o ingenuo loro comportamento poco trasparente ed incoerente.

 


Lelio De Santis

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