È Ferragosto, è la festa dell’Assunta, la festa della Madre di Dio, assunta in Cielo in anima e corpo. Ricorrenza liturgica cattolica ed ortodossa da non confondere però con la Dormizione di Maria. L’Assunzione di Maria è festeggiata da 61 anni nel calendario cattolico il 15 Agosto e nella stessa data la Chiesa ortodossa e la Chiesa apostolica armena celebrano la festa della Dormizione di Maria. Laicamente il 15 Agosto (mese dedicato dagli antichi Romani al grande imperatore Augusto) coincide con il culmine delle ferie per milioni di lavoratori italiani che, in piena crisi economico-finanziaria globale (la più grave dal 1945), avrebbero preferito il meno costoso mese di Luglio. Si rinnova il 15 Agosto di ogni anno in tutto il mondo cristiano-cattolico il tradizionale appuntamento. Per i tantissimi fedeli, una giornata assolutamente da valorizzare. Sono 24 ore “speciali” nelle quali il credente chiede a Dio onnipotente ed eterno che ha assunto alla gloria celeste, in corpo ed anima, l’Immacolata Vergine Maria, Madre del tuo Figliolo, di concederci di essere sempre protesi verso le cose celesti, onde meritare di essere partecipi della sua gloria. Le celebrazioni religiose in Abruzzo si dipanano dai santuari medievali della Val Vomano, della Val Tordino, della Val Fino e della Val Vibrata, da Santa Maria di Ronzano a San Giovanni ad Insulam, da Santa Maria di Propezzano, a San Clemente Vomano, al Santuario della Madonna delle Grazie di Teramo, al Santuario della Madonna dello Splendore a Giulianova, alle numerose chiese dedicate al culto della Santissima Vergine Maria sparse in tutte le quattro province abruzzesi. Dove si eleva l’inno di gioia, ringraziamento e partecipazione di migliaia di fedeli cristiani e cattolici, alla Santissima Madre di Dio, suprema Protettrice di questa nostra povera Terra. Tutti i devoti della Madonna lo sanno benissimo. Che senso avrebbe altrimenti la grande processione in mare della Madonna del Porto (Protettrice di tutti i marinai) a Giulianova Lido, con decine di imbarcazioni e migliaia di partecipanti? È solo folclore, è solo cultura, è solo partecipazione di massa, è solo sociologia, è solo antropologia? No, è un’espressione della devozione ad una Persona realmente presente tra di noi, la Vergine Santissima! Non per nulla la Chiesa da sempre celebra nel giorno del Ferragosto l’Assunzione della Madonna in Cielo.
In occasione della Festa dell’Assunta, negli scritti di san Massimiliano Kolbe (si celebra Domenica 14 agosto 2011) c’è un brano bellissimo, a tratti struggente, col quale il santo vuole rassicurare l’umanità sull’amore che ci porta la Madonna. Scrive san Massimiliano:«Carissimi Figli, nelle difficoltà, nelle tenebre, nelle debolezze, negli scoraggiamenti ricordiamoci che i paradiso…il paradiso…si sta avvicinando. Ogni giorno che passa è un intero giorno in meno di attesa. Coraggio, dunque! Ella ci attende di là per stringerci al Cuore. Inoltre, non date retta al diavolo, qualora volesse farvi credere che il paradiso esiste, ma non per voi, perché, anche se aveste commesso tutti i peccati possibili, un solo atto di amore perfetto lava tutto al punto tale che non ci rimane neppure un’ombra. Carissimi Figli, come desidererei dirvi, ripetervi quanto è buona l’Immacolata, per poter allontanare per sempre dai vostri piccoli cuori la tristezza, l’abbattimento interiore o lo scoraggiamento. La sola invocazione “Maria”, magari con l’anima immersa nelle tenebre, nelle aridità e perfino nella disgrazia del peccato, quale eco produce nel Suo Cuore che tanto ci ama! E quanto più l’anima è infelice, sprofondata nelle colpe, tanto più questo Rifugio di noi poveri peccatori la circonda di sollecita protezione. Ma non affliggetevi mai se non sentite tale amore. Se volete amare, questo è già un segno sicuro che state amando; ma si tratta solo di un amore che procede dalla volontà. Anche il sentimento esteriore è frutto della grazia, ma non sempre esso segue immediatamente la volontà. Vi potrà capitare, miei Cari, un pensiero, quasi una mesta nostalgia, una supplica, un lamento…:“Chissà se l’Immacolata mi ama ancora?”. Figli amatissimi! Lo dico a tutti insieme e a ciascuno in particolare nel Suo nome, notate bene, nel Suo nome: Ella ama ciascuno di voi, vi ama assai e in ogni momento senza alcuna eccezione. Questo, carissimi Figli, ve lo ripeto nel Suo Nome»(Hong Kong, 13 IV 1933).
Le prime indicazioni sull’Assunzione di Maria risalgono al periodo compreso tra la fine del Secolo Quarto e la fine del Quinto. Santo Efrem il Siro sostiene che il corpo di Maria non ha subito corruzione dopo la morte. Nel IV Secolo, Timoteo di Gerusalemme scrive che la Vergine è rimasta immortale perché il Cristo l’ha trasferita nei luoghi della sua ascensione.
Sant’Epifanio sostiene che la fine terrena di Maria fu piena di prodigio e che quasi certamente la Vergine possedeva già con la carne il Regno dei cieli. Il dogma cattolico è stato proclamato dal papa Pio XII il 1º novembre 1950, anno santo, attraverso la costituzione apostolica Munificentissimus Deus, Dio generosissimo:“Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo. Perciò, se alcuno, che Dio non voglia, osasse negare o porre in dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto meno alla fede divina e cattolica”.
Per la Chiesa, l’Assunzione di Maria è un’anticipazione della resurrezione della carne, che per tutti gli altri uomini avverrà soltanto alla fine dei tempi, con il Giudizio universale. Questo è il cuore della Fede. I cristiani ortodossi ed armeni celebrano la Dormizione (dormitio) di Maria che sarebbe stata assunta in cielo dopo la morte. Tuttavia, né la Dormizione né l’Assunzione sono un dogma presso gli ortodossi o gli armeni. Semplificando al massimo (i teologi mi perdonino!) la differenza principale tra la Dormizione e l’Assunzione è che la seconda non implica necessariamente la morte. Ma, a rigor di logica, neppure la esclude. La Chiesa anglicana nel 2005 ha dichiarato in un documento della Commissione Internazionale Cattolica Anglicana, di aver accettato l’Assunzione di Maria. Ma non in quanto dogma. Queste ricorrenze ci ricordano che la vita è un dono del Signore. Scrive San Giovanni Damasceno:“Era conveniente che colei che nel parto aveva conservato integra la sua verginità conservasse integro da corruzione il suo corpo dopo la morte.
Era conveniente che colei che aveva portato nel seno il Creatore fatto bambino abitasse nella dimora divina. Era conveniente che la Sposa di Dio entrasse nella casa celeste.
Era conveniente che colei che aveva visto il proprio figlio sulla Croce, ricevendo nel corpo il dolore che le era stato risparmiato nel parto, lo contemplasse seduto alla destra del Padre.
Era conveniente che la Madre di Dio possedesse ciò che le era dovuto a motivo di suo figlio e che fosse onorata da tutte le creature quale Madre e schiava di Dio”. Giustamente c’è anche il profano a Ferragosto, come vuole la tradizione, per ritemprare i rapporti familiari, sociali e istituzionali.
I comunicati stampa abbondano su Internet. A voi la scelta. Feste, fiere, porchetta, birra di malto e leccornie varie fanno da cornice al Ferragosto aprutino insieme ai nostri fratelli Aquilani ospiti della costa Adriatica dopo il disastroso terremoto di L’Aquila del 6 aprile 2009 (Mw=6.3). Nonostante l’Euro moneta abbia più che dimezzato l’effettivo potere d’acquisto degli Italiani (rispetto ai tempi della cara vecchia Lira: ricordate prima dell’Anno Domini 2002?), come non partecipare? È allora l’occasione per conoscere i tesori del nostro territorio. Rinomata è la fiera annuale di Ferragosto in onore di Santa Maria di Ronzano, ai piedi del Gran Sasso teramano, lungo la valle del Vomano. Come ci ricorda Giovanni Lattanzi, qui “sorge una bella chiesa medievale collocata in posizione isolata su un crinale ai piedi di Castel Castagna; si tratta di Santa Maria di Ronzano, custode di uno dei più importanti cicli di pittura medievale abruzzesi. Il territorio della provincia teramana, come quello di gran parte dell’Abruzzo stesso, è solcato dalle valli scavate dai numerosi fiumi che dalle montagne scendono verso l’Adriatico. Il paesaggio è quindi caratterizzato da questi lunghi percorsi naturali, usati sin dall’epoca dei romani per costruirvi strade di comunicazione tra il mare e le aree interne. Ed è naturale che queste valli, essendo punti di grande transito, abbiano visto sorgere paesi e castelli lungo i loro versanti, così come chiese e monasteri. Una di esse è chiamata la Valle Siciliana e ospita ancora oggi ben quattro meraviglie dell’architettura sacra abruzzese tra le quali Santa Maria di Ronzano, che è anche custode di un capolavoro di pittura medievale”. A Silvi Marina ai festeggiamenti del Ferragosto in onore della Santa Maria Assunta, è sempre grande l’aspettativa di pubblico ogni anno. Il programma religioso comincia già dalla mattina del 15 Agosto quando alle ore 7 i fedeli si recano a Pescara dove dal porto canale partono le imbarcazioni per la classica processione in mare della statua della Madonna. Imbarcazioni e pescherecci sfilano fino a Silvi, zona antistante piazza dei Pini, e da qui la Madonna è accompagnata da piccoli battelli fino alla piazza dove si svolge la Santa Messa in suo onore. Questa festa ovunque ha un valore religioso ma anche civico: rappresenta un omaggio al mare, alle sue tradizioni, ai suoi caduti. Ferragosto anche a Castelli dove si ripete il tradizionale lancio del piatto e, a seguire, una prelibata “merenda”(stile Hobbit della Contea, per intenderci) oltre a tanta buona musica per concludere la giornata. Trascorrere il Ferragosto a Castelli può essere l’occasione per visitare la mostra-mercato dell’artigianato artistico castellano. È inoltre possibile ammirare la meravigliosa Chiesa di San Donato. Fu edificata al posto di una precedente cappella agreste, sorta verso la fine del XV secolo, che era stata adornata sul soffitto con mattoni maiolicati. I mattoni originali, rappresentanti figure femminili e maschili, animali e stemmi, sono oggi conservati nel Museo delle Ceramiche. La chiesa come si presenta oggi è stata ricostruita nei primi anni del 1600 e anch’essa adornata con mattoni maiolicati sul soffitto, dipinti secondo lo stile dell’epoca. Il soffitto di questa nuova chiesa, dipinto tra il 1615 e il 1617, è unico nel suo genere sia in Abruzzo che nel resto d’Italia. Una giornata tra aria, monti, arte, sacro, profano e sano divertimento.
Nicola Facciolini
PREGHIERA DI S. S. PIO XII A MARIA SANTISSIMA ASSUNTA
O Vergine Immacolata, Madre di Dio e Madre degli uomini!
1. Noi crediamo con tutto il fervore della nostra fede nella vostra assunzione trionfale in anima e corpo al cielo, ove siete acclamata Regina da tutti i cori degli Angeli e da tutte le schiere dei Santi;
e noi ad essi ci uniamo per lodare e benedire il Signore, che vi ha esaltata sopra tutte le altre pure creature, e per offrirvi l’anelito della nostra devozione e del nostro amore.
2. Noi sappiamo che il vostro sguardo, che maternamente accarezzava l’umanità umile e sofferente di Gesù in terra, si sazia in cielo alla vista della umanità gloriosa della Sapienza increata, e che la letizia dell’anima vostra nel contemplare faccia a faccia l’adorabile Trinità fa sussultare il vostro cuore di beatificante tenerezza;
e noi, poveri peccatori, noi a cui il corpo appesantisce il volo dell’anima, vi supplichiamo di purificare i nostri sensi, affinché apprendiamo fin da quaggiù a gustare Iddio, Iddio solo, nell’incanto delle creature.
3. Noi confidiamo che le vostre pupille misericordiose si abbassino sulle nostre miserie e sulle nostre angosce, sulle nostre lotte e sulle nostre debolezze; che le vostre labbra sorridano alle nostre gioie e alle nostre vittorie; che Voi sentiate la voce di Gesù dirvi di ognuno di noi, come già del suo discepolo amato: Ecco il tuo figlio;
e noi, che vi invochiamo nostra Madre, noi vi prendiamo, come Giovanni, per guida, forza e consolazione della nostra vita mortale.
4. Noi abbiamo la vivificante certezza che i vostri occhi, i quali hanno pianto sulla terra irrigata dal sangue di Gesù, si volgano ancora verso questo mondo in preda alle guerre, alle persecuzioni, alla oppressione dei giusti e dei deboli;
e noi, fra le tenebre di questa valle di lacrime, attendiamo dal vostro celeste lume e dalla vostra dolce pietà sollievo alle pene dei nostri cuori, alle prove della Chiesa e della nostra patria.
5. Noi crediamo infine che nella gloria, ove Voi regnate, vestita di sole e coronata di stelle, Voi siete, dopo Gesù, la gioia e la letizia di tutti gli Angeli e di tutti i Santi;
e noi, da questa terra, ove passiamo pellegrini, confortati dalla fede nella futura risurrezione, guardiamo verso di voi, nostra vita, nostra dolcezza, nostra speranza; attraeteci con la soavità della vostra voce, per mostrarci un giorno, dopo il nostro esilio, Gesù, frutto benedetto del vostro seno, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
(Pio Pp. XII)
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