Strade e monti non perdonano, estate killer

Basta un attimo e la vacanza diventa incubo. Anche se negli ultimi anni il numero degli italiani che si sposta in altissima stagione è andato diminuendo, le giornate di metà agosto – quelle in cui le fabbriche e gli uffici rimangono chiusi – continuano a rimanere un salvagente per chi ha poche ferie e vuole […]

Basta un attimo e la vacanza diventa incubo. Anche se negli ultimi anni il numero degli italiani che si sposta in altissima stagione è andato diminuendo, le giornate di metà agosto – quelle in cui le fabbriche e gli uffici rimangono chiusi – continuano a rimanere un salvagente per chi ha poche ferie e vuole trascorrere qualche giorno fuori città. Ecco, dunque, che le strade più trafficate e la grande spensieratezza, con cui si affrontano passeggiate sui monti e nuotate in mare, diventano fatali. Quest’estate gli incidenti sulle strade sono diminuiti del 9% rispetto l’anno scorso. E anche quelli mortali sono calati, senza però azzerarsi. Complice qualche bevuta in più. E’ risultato infatti positivo all’alcol test l’uomo di 33 anni che venerdì scorso in provincia di Cosenza ha avuto un incidente con la propria auto nel quale è morto il figlio di 4 anni. E avevano alzato il gomito anche la donna che venerdì notte è piombata con la sua ‘Smart’, su un gruppo di giovani a Lecce, uccidendo una turista bolognese, e il ragazzo che prima di Ferragosto guidava contromano sull’A26 e che ha ucciso quattro ragazzi francesi diretti in Slovenia. L’eccessiva curiosità è stata invece la causa di un tamponamento a catena oggi sulla A 22, all’altezza di Mantova: le auto rallentavano distratte da una vettura in bilico sul cavalcavia. Il bilancio è stato di 8 feriti, per fortuna non gravi. Oltre agli annegamenti in mare – avvenuti a causa di malori, per non aver rispettato i tempi di digestione o per mare mosso – numerosi sono stati in questi giorni anche gli incidenti in montagna. Oggi un uomo è morto precipitando in un canalone nella zona del Passo degli Uncini, a quota 1.380 metri, in provincia di Massa Carrara. Mentre, una donna è rimasta ferita cadendo in una forra dei Monti Sibillini, all’ingresso della Val di Panico, in località Fosso Foce (Macerata), mentre faceva speleoalpinismo con altri compagni di cordata. Ma, come dimostrano alcuni recenti fatti di cronaca, non occorre allontanarsi tanto di casa per incorrere in disgrazie. I pericoli talvolta sono dietro l’angolo. Basta che una persiana si stacchi dal secondo piano di un edificio, come è avvenuto ieri in costiera amalfitana (un uomo di Afragola è stato colpito dalla persiana mentre mangiava un gelato sotto l’edificio ed è morto sul colpo), o che una bombola del gas di casa scoppi mentre si fa in compagnia la conserva (é accaduto oggi a Zagarolo vicino a Roma, sei feriti), che si può morire o rimanere feriti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *