Ieri, l’Europa perde 254 miliardi di capitalizzazione. Milano giù del 4,8%. Chiude di poco sopra i minimi ma pur sempre in picchiata Piazza Affari in una giornata di panico per tutta l’Europa. I mercati temono l’arrivo della recessione mentre ancora non si vedono all’orizzonte strategie per la riduzione dei debiti sovrani per i paesi più a rischio dell’area dell’Euro, a partire dall’Italia. Un lunedì nero e il presidente Napolitano é intervenuto per esigere una manovra “più efficace e credibile”. Il capo dello Stato ha rivolto un appello a tutte le parti politiche, dicendo: “Nessuno può sottovalutare il segnale allarmante rappresentato dall’odierna impennata del differenziale tra le quotazioni dei titoli del debito pubblico italiano e quelli tedeschi. E’ un segnale di persistente difficoltà a recuperare fiducia come è indispensabile e urgente. Si è ancora in tempo per introdurre in Senato nella legge di conversione del decreto del 13 agosto misure capaci di rafforzarne l’efficacia e la credibilità. Gli sforzi rivolti a questo fine non vengano bloccati da incomprensioni e da pregiudiziali insostenibili”.
“Il momento è difficile per l’Europa e per l’Italia perché il paese è oggetto di grandi turbolenze ma noi ce la stiamo mettendo tutta anche in Parlamento”. Così il presidente del Senato Renato Schifani, parla della crisi alla Summer School del Pdl a Frascati.
Nuovo record storico oggi per l’oro, che sfonda anche la soglia di 1.920 dollari l’oncia, spinto dai timori che la crisi del debito europea possa aggravarsi: il metallo prezioso con consegna immediata e’ arrivato a toccare 1.921,15 dollari (+1,1%), aggiornando il precedente record di 1.913,50 dollari l’oncia registrato il 23 agosto. La Borsa di Tokyo termina gli scambi ai minimi di seduta, in calo del 2,21%, ai livelli piu’ bassi da aprile 2009: il Nikkei, sui timori della frenata dell’economia Usa e sulla tenuta del debito sovrano in Eurolandia, si ferma a quota 8.590,57, con la perdita netta di 193,89 punti.
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