Confermato dal Tesoro l’incontro dei giorni scorsi fra il ministro Tremonti e gli investitori cinesi. Sembrerebbe che il governo italiano si sia rivolto alla Cina, ricca di liquidità, nella speranza che Pechino l’aiuti a risollevarsi dalla crisi finanziaria. Ne aveva scritto il Financial Times, secondo cui i colloqui avrebbero avuto come tema l’acquisto da parte di Pechino di titoli pubblici e quote di società strategiche come Eni ed Enel. La Cina non conferma nè smentisce le notizie sui colloqui in corso tra Italia e Cina per l’acquisto di bond.
Oggi le borse appaiono contrastate dopo che ieri sui timori del debito greco hanno bruciato 149 mld. Dopo un avvio di giornata in positivo, le vendite tornano ad affossare i mercati europei. Milano azzera il rimbalzo e poi amplia il calo a -2%, mentre lo spread continua a volare, con record 447 punti per Btp 5 anni, tra i titoli che soffrono di più si segnala Fiat, punita per le prospettive difficili che si annunciano nel settore dell’auto. Aumentano i fallimenti di imprese, +10% neiprimi 6 mesi del 2011.
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