Un blog anonimo, ha pubblicato ieri una lista di dieci politici accusati di essere omosessuali e, al tempo stesso, di votare contro alle leggi contro l’omofobia. La decisione di pubblicare un elenco di uomini pubblici omosessuali, in questo caso politici, aveva scatenato nei giorni scorsi polemiche all’interno della comunita’ Lgtb.
Paolo Patanè, Presidente Nazionale dell’Arcigay afferma, “la strombazzatissima lista di politici gay omofobi è stata pubblicata con ben 20 minuti di anticipo, e contiene 10 nomi di politici, nessuna prova, nessuna evidenza della loro omofobia, nessun dossier, nessuna fonte verificata o verificabile, almeno per ora” – continua Patanè – “Nessuno di loro è politicamente difendibile, ci mancherebbe, ma quello di cui sono oggetto è banale gossip da parte di anonimi.”.
Il presidente dell’Arcigay conclude, “L’operazione così conclusa non ha alcun valore ma solo il ridicolo della sua inconsistenza e il cinismo con cui ha giocato sulla stanchezza delle persone lgbt.”
Corsaro (vicepresidente vicario del Pdl) e Baccini (esponente del Pdl), entrambi presenti nella lista commentano con ironia, “Mi era giunta notizia che il mio nome sarebbe stato strumentalmente inserito in un elenco infamante. Per un attimo ho temuto che mi inserissero in quello degli interisti occulti. Tutto sommato meglio così”, ha riferito Corsaro.
Baccini risponde sull’accaduto, “Sono seriamente preoccupato perché ho già ricevuto un centinaio di telefonate di donne in apprensione, a cominciare da mia moglie Diana. A seguito della notizia mi hanno assicurato che si sta costituendo un comitato femminile per la tutela del maschio latino che lancerà una campagna di adesioni e raccolta firme affinché l’Unesco mi riconosca come maschio patrimonio dell’umanità”.
I nomi della lista
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