“Sono orgoglioso” di quella telefonata: “i 12 milioni di euro sono ancora a Palazzo Chigi”, lo afferma in una nota il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi in merito alla telefonata tra lui e il vescovo ausiliario de l’Aquila, mons. Giovanni D’Ercole, relativo a 12 milioni di euro di fondi pubblici stanziati destinati alle popolazioni delle aree terremotate abruzzesi.
Una somma ora al centro di un presunto tentativo di truffa per cui due persone sono state arrestate nei giorni scorsi con l’accusa di aver distratto tali fondi. Alcuni organi di stampa hanno pubblicato il contenuto di un’intercettazione telefonica tra Giovanardi e D’Ercole. “Sono orgoglioso – afferma Giovanardi – che nella telefonata intercettata e pubblicata dai giornali, tra me e Monsignor D’Ercole, Vescovo ausiliario de l’Aquila, emerga chiaramente da un lato la preoccupazione per il bene comune e il territorio del Vescovo e dall’altra l’incredibile situazione di un governo che ha messo a disposizione fondi per il terremoto e non riesce a spenderli per mancanza di proposte. Contrariamente infatti da quanto sparato nei titoli e nei contenuti di tanti articoli purtroppo i 12 milioni di euro sono ancora tutti a Palazzo Chigi e ci rimarranno fino a quando la magistratura non avrà chiarito in che cosa consiste il reato di tentata truffa”.
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