In migliaia per la Marcia della Pace

Poco dopo le 9.30 è partita la Marcia della Pace, giunta alla 19/ma edizione, Peruggia-Assisi. A muoversi da Perugia sono alcune decine di migliaia, ma il serpentone si ingrossa ad ogni traversa, rotonda, incrocio che si incontra per la strada. In parecchi entrano alla fine della lunga discesa, a Ponte San Giovanni, moltissimi attenderanno a […]

Poco dopo le 9.30 è partita la Marcia della Pace, giunta alla 19/ma edizione, Peruggia-Assisi. A muoversi da Perugia sono alcune decine di migliaia, ma il serpentone si ingrossa ad ogni traversa, rotonda, incrocio che si incontra per la strada. In parecchi entrano alla fine della lunga discesa, a Ponte San Giovanni, moltissimi attenderanno a Santa Maria degli Angeli, dove comincia l’ultimo strappo che si inerpica fino alla Rocca di Assisi. Lì l’arrivo è previsto intorno alle 15, per la manifestazione di chiusura.
Tra gli striscioni di testa, quello della candidatura di Assisi e Perugia a capitale europea della cultura 2019.

«È insopportabile che l’Europa e l’Italia pensino di combattere la crisi tagliando le spese per il sociale mentre c’è il tabù assoluto delle spese militari: una via d’uscita dalla crisi è quella di uscire da un modello di economia di guerra. Abbiamo il dovere di rimettere in piedi la politica come agenda di pace e la pace nell’agenda politica: pensare che la pace sia una questione dei marciatori e dei predicatori è sbagliato. Invece la pace oggi è la più incredibile ed importante emergenza politica»: lo ha detto stamani ai giornalisti Nichi Vendola, prima di partecipare alla marcia Perugia-Assisi.

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