Informativa Petizione N.1181 patente ottuagenari

Contrariamente alle mie previsioni la questione del rinnovo patente ottantenni è stata discussa ed è ancora in gestazione. Nel leggere le documentazioni pubblicate tra i commenti (a firma di Gimerri che ringrazio) sul dibattito parlamentare in sede di Commissione, la mia impressione è che non sia stato recepito il cuore del problema e cioè l’incostituzionalità […]

Contrariamente alle mie previsioni la questione del rinnovo patente ottantenni è stata discussa ed è ancora in gestazione. Nel leggere le documentazioni pubblicate tra i commenti (a firma di Gimerri che ringrazio) sul dibattito parlamentare in sede di Commissione, la mia impressione è che non sia stato recepito il cuore del problema e cioè l’incostituzionalità della legge Valducci e l’assenza di uno approfondimento statistico che dovrebbe viceversa essere ineludibile.
Tuttavia mi è parso rivelatore l’atteggiamento del Ministro Altero Matteoli come Persona che sembra aver centrato la reale portata del problema visto che riproporrà l’invito a riattualizzare la funzione del medico monocratico – suppongo – non solo a salvataggio delle C.M.L. intasate e perciò insufficienti a soddisfare l’eccesso delle domande di rinnovo da parte del nutrito popolo di ottantenni, ma perché più equa e realistica, e anche giusta perché rispettosa dei diritti umani e civili.
Per i suddetti motivi ho scritto ai due deputati on. Desiderati e on.Bitonci che mi pare siano stati i primi a chiedere la risposta scritta ai loro quesiti in merito. Risposta che si può leggere nel commento del sig. Gimerri sopra citato.

Riporto dunque qui la mia lettera (contenente l’allegato statistico a firma del prof. Magi ).
Il tutto in attesa della risposta alla mia precedente lettera alla Camera dei Deputati, pubblicata  a seguito dell’articolo “Le ragioni dell’On. Valducci”.

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                                                                                                                     On. Desiderati Marco

                                                                                                                      On. Bigonci Massimo

Dott. Gloria Capuano

 Spero che questa mia lettera potrà essere Loro utile a sostenere la soluzione di rimettere al medico monocratico il giudizio sull’idoneità psicofisica per ottenere il rinnovo della patente automobilistica, indipendentemente dall’età. Dalla Petizione N.1181 si evince la tesi dell’incostituzionalità di un criterio basato su un discrimine anagrafico come se una precisa età di per sé potesse comportare la perdita di diritti umani e costituzionali. Ma quand’anche si volesse sostenere che i diritti sono sempre subalterni a criteri superiori quali quelli della salute e sicurezza pubblica, anticipo nel nostro caso che è stato statisticamente comprovato che non solo l’ottuagenario al volante non costituisce un rischio per la società ma che anzi rappresenta la fascia d’età che vanta la minore responsabilità di gravi sinistri (cioè con morti e feriti.).
Rilevo inoltre che (come se tale anomalia di razzismo anagrafico non bastasse) si è data alla Commissione Medica Locale carta bianca per operare senza controllo e senza regole di sorta ciò che può favorire non so in quale proporzione l’abuso di autorità. 

Quanto alle difformità tra le C.M.L. emerse durante il dibattito parlamentare preciso che non riguardano soltanto le norme procedurali, già quanto mai pesanti fino ad apparire punitive, ma che investono in pieno il criterio di valutazione seguito dalle Commissioni  nell’espletamento delle loro funzioni. A questo proposito in alcuni miei articoli pubblicati on line da www.improntalaquila.org, rubrica “Pulviscolo atmosferico”, a partire da “Ottantenni alla riscossa” descrivo per diretta esperienza la differenza tra due C.M.L, quella di Viterbo e una C.M.L. di Roma. Le difformità sono incredibilmente gravi: in quella Viterbese appare chiaro l’intento di evitare un’indagine inquisitoria delle condizioni di salute dell’utente e di attenersi piuttosto a una sì seria, ma rispettosa valutazione della sua idoneità alla guida, senza derive di sproporzionate e lesive intromissioni nella sua privacy. E’ stato un grave errore l’aver delegato alle C.M.L. la totale responsabilità del rinnovo patente ottantenni senza limiti né regole di sorta fino al punto che senza uno stato di necessità l’anziano può essere obbligato perfino a sottoporsi ad una visita psicodiagnostica,”visita” che può durare più di tre ore, stressante anche per chi anziano non è, e che se non vado errata è utilizzata dai tribunali per appurare se un assassino è a rischio di recidiva (nonostante che psicologia e psichiatra non siano scienze esatte, quindi non scienze) e che può giungere a costare all’utente fino a 145 euro.

 La C.M.L. di Roma presa a paragone non solo appare totalmente dimentica che l’utente altro non chiede che di esercitare un suo diritto  e non di ricevere una concessione, ma non si cura di conoscere l’effettivo uso che l’utente fa dell’auto, per la più parte irrilevante, come accompagnare i nipoti all’asilo o ai vicini giardini, tanto da far slittare nel ridicolo la sproporzione tra l’indagine “medica” e la realtà.

Non è ammissibile che si affidi ad un criterio medico esasperato il giudizio sull’affidabilità al volante del richiedente, senza tenere conto del suo passato di automobilista e – ripeto – dell’effettivo uso dell’auto che per lo più è legato alla sopravvivenza o alla collaborazione nell’andamento familiare.

Il rinnovo della patente dovrebbe rispondere ad un criterio medico dal volto umano e non pretendere dall’anziano quel che non si esige dai non anziani.

I suddetti rilievi dovrebbero essere tenuti presenti anche nel caso che il tanto dibattuto rinnovo della patente agli ottuagenari tornasse al giudizio del medico monocratico, cosa quanto mai auspicabile perché oltre che giusta è ampiamente motivata dai dati statistici che accludo alla presente.

Per questo mentre rimando alla Petizione N. 1181 per ulteriori riflessioni, raccomando vivamente di anteporre a qualsiasi altra considerazione  le seguenti  deduzioni statistiche, la prima che la fascia d’età dagli ottanta in su è la meno responsabile delle gravi sinistrosità, la seconda –  ma non seconda per importanza – che con il progredire dell’invecchiamento della popolazione si registra una altrettanto graduale diminuzione del totale delle gravi sinistrosità.

Ringrazio dell’attenzione che si vorrà riservarmi e chiedo caldamente che mi s’informi per poter rincuorare le innumerevoli famiglie in dissesto sia “morale”che economico per la perdita del prezioso aiuto all’andamento domestico rappresentato dagli anziani (quelli detti della longevità attiva che si stanno oggi senza comprovato motivo gettando al macero).

Con i migliori saluti

                                Gloria Capuano

Roma 25/09/2011

 Gloria Capuano
Medico-chirurgo
Scrittrice, Giornalista di Pace

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