Ieri in tutta Italia circa 100 mila giovani, secondo gli organizzatori, 50 mila secondo la polizia , hanno sfilato per le vie della Capitale per denunciare lo stato dell’istruzione in Italia e i tagli. La protesta è proseguita con cortei in decine di città e si è conclusa con l’occupazione dei binari della stazione Ostiense a Roma; nel mezzo, slogan contro il governo, lanci di uova e vernice, fumogeni, tensione con le forze di polizia.
A Milano gli studenti del Coordinamento dei collettivi hanno lanciato uova e vernice contro le sede italiana di Moody’s a Milano, l’Agenzia di rating protagonista dell’ennesimo “downgrading” .
“Le aule scolastiche cadono e pezzi e 200 mila studenti universitari rischiano di perdere la borsa di studio” hanno spiegato i ragazzi della Rete della Conoscenza, secondo i quali “con la scusa della crisi, il governo sta scaricando sulla nostra generazione tutto il peso dell’austerity”. “Ora i conti li fate con noi” è stato lo slogan più diffuso nelle manifestazioni, insieme a “Il futuro non è scritto”, “Noi il debito non lo paghiamo” e “Gelmini, Gelmini, dimissioni!”.
Striscioni, fumogeni e uova contro la sede di Equitalia a Cosenza. “Dai cortei comincia una straordinaria stagione di mobilitazione” annunciano alla fine gli studenti: insieme oggi con i lavoratori del pubblico, il 12 ottobre all’iniziativa “occupiamobancaditalia” in continuità con le proteste di New York, e il 15 ottobre a Roma per la giornata mondiale di mobilitazione lanciata dagli indignados spagnoli.
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