Chieti, Sanità: dal piano di Rientro al piano di Sviluppo

Nel 2010, per la prima volta nella storia della Regione, in Abruzzo è stato registrato un equilibrio nella gestione economica del sistema sanitario regionale. Un risultato epocale, che intende portare, nel giro di poco tempo, la Regione come punto di eccellenza nella sanità pubblica italiana. Il Commissario alla sanità, Gianni Chiodi, ha intrapreso un cammino […]

Nel 2010, per la prima volta nella storia della Regione, in Abruzzo è stato registrato un equilibrio nella gestione economica del sistema sanitario regionale. Un risultato epocale, che intende portare, nel giro di poco tempo, la Regione come punto di eccellenza nella sanità pubblica italiana. Il Commissario alla sanità, Gianni Chiodi, ha intrapreso un cammino severo, capace di ridurre gli sprechi e gli eccessi, garantendo regole e controlli certi nella sanità privata. Ha investito nella qualità dei servizi e ciò ha consentito di uscire dal novero delle Regioni ‘CANAGLIA’. Grazie al raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario, l’Abruzzo rientra oggi, a pieno titolo, tra le Regioni italiane che meritano di essere definite ‘VIRTUOSE’. Si entra ora nell’Abruzzo Versione 2.0, un circuito di sviluppo in grado di migliorare la qualità a costi sostenibili per i cittadini. Il caso positivo di questa inversione di tendenza e di percorso virtuoso sarà oggetto di un confronto che si terrà venerdì, 28 ottobre, alle 16.30, al teatro Marrucinio di Chieti con la partecipazione del Presidente della Regione Abruzzo e Commissario alla sanità, Gianni Chiodi e del Ministro della Salute, Ferruccio Fazio sul tema: ‘Sanità: dal piano di Rientro al piano di Sviluppo’. Si parlerà di come è stato possibile raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio senza operare tagli alla spesa sanitaria, rispettando i livelli essenziali di assistenza e, soprattutto, senza aumentare le tasse ai cittadini poiché questo avrebbe determinato effetti ancora più negativi sui futuri percorsi di sviluppo della regione. Il tutto per fare dell’Abruzzo una “Regione modello”, in termini di miglioramento della salute e di economicità del sistema.

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