Detenuto s’impicca a 48 ore dalla liberta’

Sarebbe tornato libero domani Agatino Filia, 56 anni, che nel carcere delle “Sughere” di Livorno lavorava come addetto alle pulizie. Invece è stato ritrovato morto nel tardo pomeriggio di ieri, a solo 48 ore dal rilascio. La morte di Filia fa salire a 155 il totale dei decessi negli istituti penitenziari nel 2011 in Italia, […]

Sarebbe tornato libero domani Agatino Filia, 56 anni, che nel carcere delle “Sughere” di Livorno lavorava come addetto alle pulizie. Invece è stato ritrovato morto nel tardo pomeriggio di ieri, a solo 48 ore dal rilascio. La morte di Filia fa salire a 155 il totale dei decessi negli istituti penitenziari nel 2011 in Italia, di cui 52 per suicidio.
Il corpo è stato rinvenuto per le scale, in una delle sezioni del carcere delle Sughere. La dinamica non è ancora chiara perché da prime indiscrezioni il cappio sembra essere stato ritrovato a terra e non stretto intorno al collo.

Quello che è certo, per ora, è che in 8 anni in quel carcere sono deceduti 17 detenuti. Dal 2003 a oggi la struttura toscana ha contato 9 suicidi accertati, 3 morti per cause naturali e 5 per cause da accertare. L’osservatorio permanente sulle morti in carcere fa sapere che “in altre carceri con un numero di detenuti compreso tra 400 e 500, nello stesso periodo i decessi sono stati molti di meno: Agrigento 3, Alessandria 4, Ancona Montacuto 5, Avellino 4, Busto Arsizio 5, San Gimignano 1, Trapani 1, Vibo Valentia 4, Vigevano 2”. Sempre a Livorno si è registrato il caso controverso di Marcello Lonzi, ritrovato cadavere in cella l’11 luglio 2003, con il corpo coperto di lividi. La lunga inchiesta giudiziaria che ne è seguita si è conclusa recentemente con l’archiviazione: morto per “aritmia maligna”.

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