Un confronto tra Barack Obama e una delegazione egiziana, avvenuto la scorsa settimana, ha portato alla luce le insoddisfazioni dell’Egitto per la politica americana in Medio Oriente. Tra i partecipanti c’erano Bahi Eddin Hassan, Direttore del Centro sugli Studi per i Diritti Umani al Cairo e Gamal Eid, Direttore dell’ Arabic Network for Human Rights Information (ANHRI).
La Conferenza è stata organizzata da Freedom House and Human Rights First, in collaborazione con altre organizzazioni che rappresentano l’Africa, l’Asia e l’America Latina.
Hassan ha tenuto un discorso in cui ha toccato il problema della libertà di espressione e dei diritti umani nel mondo arabo e ha menzionato il caso del blogger Karim Amer, che attualmente si trova agli arresti per aver diffamato alcune persone importanti come lo stesso presidente egiziano Hosni Mubarak.
Hassan ha anche fatto presente al Presidente Obama la sua insoddisfazione per come gli Stati Uniti stanno affrontando il tema dei diritti umani in Egitto e nella regione araba.
“C’è un grande gap tra il discorso del Cairo e la realtà,” ha detto il direttore citando l’esempio della Palestina e del rifiuto del rapporto Goldstone. Inoltre ha anche criticato il supporto incondizionato dell’America al regime corrotto dello Yemen e agli emendamenti alla legge sulle ONG in Egitto.
Il Presidente Obama ha risposto dichiarando che per il momento l’ ostacolo più grande per lui e i suoi collaboratori è il terrorismo e non è facile gestire tutto.
Un confronto tra Barack Obama e una delegazione egiziana, avvenuto la scorsa settimana, ha portato alla luce le insoddisfazioni dell’Egitto per la politica americana in Medio Oriente. Tra i partecipanti c’erano Bahi Eddin Hassan, Direttore del Centro sugli Studi per i Diritti Umani al Cairo e Gamal Eid, Direttore dell’ Arabic Network for Human Rights Information (ANHRI).
La Conferenza è stata organizzata da Freedom House and Human Rights First, in collaborazione con altre organizzazioni che rappresentano l’Africa, l’Asia e l’America Latina.
Hassan ha tenuto un discorso in cui ha toccato il problema della libertà di espressione e dei diritti umani nel mondo arabo e ha menzionato il caso del blogger Karim Amer, che attualmente si trova agli arresti per aver diffamato alcune persone importanti come lo stesso presidente egiziano Hosni Mubarak.
Hassan ha anche fatto presente al Presidente Obama la sua insoddisfazione per come gli Stati Uniti stanno affrontando il tema dei diritti umani in Egitto e nella regione araba.
“C’è un grande gap tra il discorso del Cairo e la realtà,” ha detto il direttore citando l’esempio della Palestina e del rifiuto del rapporto Goldstone. Inoltre ha anche criticato il supporto incondizionato dell’America al regime corrotto dello Yemen e agli emendamenti alla legge sulle ONG in Egitto.
Il Presidente Obama ha risposto dichiarando che per il momento l’ ostacolo più grande per lui e i suoi collaboratori è il terrorismo e non è facile gestire tutto.
Un confronto tra Barack Obama e una delegazione egiziana, avvenuto la scorsa settimana, ha portato alla luce le insoddisfazioni dell’Egitto per la politica americana in Medio Oriente. Tra i partecipanti c’erano Bahi Eddin Hassan, Direttore del Centro sugli Studi per i Diritti Umani al Cairo e Gamal Eid, Direttore dell’ Arabic Network for Human Rights Information (ANHRI).
La Conferenza è stata organizzata da Freedom House and Human Rights First, in collaborazione con altre organizzazioni che rappresentano l’Africa, l’Asia e l’America Latina.
Hassan ha tenuto un discorso in cui ha toccato il problema della libertà di espressione e dei diritti umani nel mondo arabo e ha menzionato il caso del blogger Karim Amer, che attualmente si trova agli arresti per aver diffamato alcune persone importanti come lo stesso presidente egiziano Hosni Mubarak.
Hassan ha anche fatto presente al Presidente Obama la sua insoddisfazione per come gli Stati Uniti stanno affrontando il tema dei diritti umani in Egitto e nella regione araba.
“C’è un grande gap tra il discorso del Cairo e la realtà,” ha detto il direttore citando l’esempio della Palestina e del rifiuto del rapporto Goldstone. Inoltre ha anche criticato il supporto incondizionato dell’America al regime corrotto dello Yemen e agli emendamenti alla legge sulle ONG in Egitto.
Il Presidente Obama ha risposto dichiarando che per il momento l’ ostacolo più grande per lui e i suoi collaboratori è il terrorismo e non è facile gestire tutto.
Fonte il mediterraneo.it
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