Dopo un caso al Grande Fratello, allo studio un protocollo per far sì che le emittenti televisive rispondano quando nelle trasmissioni si incita all’odio basato su nazionalità, orientamento sessuale e religione. Dal 15 novembre parte anche una task force con l’Arcigay, la Fish e le Acli per avere dei pareri specializzati nell’ordine su: discriminazioni di gay, lesbiche e transessuali, sui disabili e per età e religione. Si tratta di back office specializzati, un secondo livello rispetto al ‘contact center’, che opera il monitoraggio dei casi su stampa e web e sui procedimenti giudiziari, aprendo le istruttorie d’ufficio, affidate ai funzionari Unar
Unar e AgCom: sanzioni per comportamenti discriminatori in Tv
Dopo un caso al Grande Fratello, allo studio un protocollo per far sì che le emittenti televisive rispondano quando nelle trasmissioni si incita all’odio basato su nazionalità, orientamento sessuale e religione. Dal 15 novembre parte anche una task force con l’Arcigay, la Fish e le Acli per avere dei pareri specializzati nell’ordine su: discriminazioni di […]
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