Chiusura in ribasso per Piazza Affari che perde l’1.99% a 15.464 punti. L’effetto Monti è durato solo poche ore dopo l’apertura e non è bastato a mettere a tacere i timori sul debito dell’Italia.
Male le banche, con Unicredit in caduta di oltre il 6% dopo i conti e l’annuncio dell’aumento di capitale; in rosso industriali ed energia, flessioni per Mediaset e i titoli del settore finanziario. Male Campari dopo la trimestrale.
“Credo che nell’immediato non sia necessaria una manovra aggiuntiva ma che questo governo, con un orizzonte di vita di 18 mesi, dia subito ai mercati, all’Unione Europea e ai partner internazionali il set di interventi che metterà in campo. Questo può evitare manovre aggiuntive”, ha dichiarato il vice segretario del Pd, Enrico Letta.
A deprimere ulteriormente il clima dei mercati potrebbero aver contribuito anche indicazioni sconfortanti giunte da altri versanti. Eurostat ha riferito di un netto calo sulla produzione industriale dell’area euro a settembre, un meno 2 per cento, mentre l’Ocse ha rilevato un rafforzamento dei segnali di rallentamento della ripresa economica in base al suo superindice previsionale sull’economia (Cli).
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