La manovra economica varata dal Governo (decreto legge n.201/2011) ha cancellato, senza alcuna giustificazione plausibile, una serie di diritti dei pensionati raggiunti dopo una vita di lavoro e sacrifici, costringendo migliaia di persone prossime al pensionamento ad essere trattenuti in servizio e cambiare i propri progetti di vita.
La nuova normativa – secondo il Codacons – è gravemente illegittima, poiché determina una ingiustificata disparità di trattamento tra i pensionandi ed i pensionati. Nello specifico il nuovo Governo ha stabilito il congelamento dell’indicizzazione, la pensione di anzianità soltanto dopo 42 anni di contributi e la pensione di vecchiaia a 62 per le donne e 66 per gli uomini (già a partire dal 2012, cioè tra un mese!), mentre nel 2014 diventerà 63 anni.
Ecco quindi cosa accade: tutti coloro che si trovano in procinto di raggiungere il pensionamento, perdono i diritti già maturati. Unica eccezione i “fortunati” che abbiano maturato i requisiti (età e contributi) entroquesto mese.
Il Codacons ha deciso dunque di lanciare anche in favore dei pensionati dell’Abruzzo una class action assolutamente gratuita, con la quale si chiede che le misure decise con la manovra Monti valgano solo per chi ancora non ha maturato i diritti alla pensione prima dell’entrata in vigore della nuova legge e che il Governo vari le obbligatorie misure compensative previste dalla legge, ovvero dia attuazione agli artt. 15, 17 e 18 della l. 328/2000 che impongono: di predisporre “ogni tre anni il piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali ; agevolare i pensionati non autosufficienti; aiutare i pensionati che non possono pagare mutui e bollette disponendo un sistema integrato di interventi fiscali e servizi sociali fondato sulla tutela della dignità della persona e dei suoi diritti fondamentali.
Per aderire alla class action completamente gratuita (ex artt. 1 e 3 D.Lgs 20 dicembre 2009 n. 198) basta collegarsi al sito del codacons e seguire le istruzioni riportate.
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