Dicembre è da sempre, il mese delle festività natalizie ed è anche il periodo dell’anno in cui lo spirito della pace emerge dall’individualità della nostra vita, per accomunarci e farci riscoprire i valori dell’amore e della famiglia. Il Natale è infatti, prima di tutto,un grande evento religioso,non è una favola o una leggenda,ma un fatto storico di contemplazione della Natività, da vivere recuperando le radici della nostra fede,quale momento di redenzione universale, per liberarci dall’egoismo e dall’indifferenza verso cui spesso, ci porta il vivere quotidiano. E’ quasi impossibile però, non rivolgere la nostra attenzione, con entusiasmo ed interesse al fascino delle luci colorate che ovunque adornano le vetrine dei negozi, incantando e facendo vivere la magica atmosfera del Natale, anche come desiderio di gioco, vacanze, incontri e regali, caratterizzandone tuttavia,anche l’aspetto consumistico e pagano. Sopite emozioni, rivivono davanti a meravigliose figure alate di “ Angeli “ che ci fanno riconoscere il bisogno sempre vivo di credere che qualcuno lassù o da qualche parte, vegli su di noi e sulle persone a noi care, per darci una seconda possibilità ed una rinnovata speranza. Presepi, candele, ghirlande ed alberi addobbati a festa per la gioia di tutti i bambini, predispongono anche le case ad accogliere in un’armonia di suoni e colori, familiari ed amici nel caratteristico scambio dei regali. Tanto cara ai più piccini, è la figura di “Babbo Natale”, un vecchietto con la lunga barba bianca, vestito di rosso, complice e paterno che, con una slitta volante trainata da renne ed il suo inconfondibile cappello, porta doni in ogni angolo della terra. Questa figura, disegnata e rappresentata in tantissimi modi, trasmette tenerezza anche a noi adulti, poiché ci riporta al periodo dell’infanzia. Al contempo rafforza, nel gioco dei regali, quei legami familiari ed amichevoli spesso trascurati, dalle complicate vicissitudini della vita odierna, su cui si è abbattuta una crisi economica e morale e , ancor peggio, la spietata scure governativa. Essa ha di fatto tolto, una notevole parte economica a tanti anziani pensionati, molti dei quali già soli ed abbandonati ma anche a numerose famiglie che faticano sempre più a far quadrare i conti. Apriamo i nostri cuori e le frontiere del dialogo a tutte le persone meno fortunate e bisognose, risvegliando quei sentimenti di bontà ed altruismo. Donare ed aiutare chi è stato lasciato solo, al suo destino, dallo Stato, dalla famiglia e dalle Istituzioni è un grande slancio per la vita ed un segno di civiltà che ci accompagnerà non solo durante le feste, ma per tutto l’anno. E’ anche questo, forse soprattutto questo, il Natale! Durante il periodo natalizio, si usa regalare o acquistare la particolare “ Stella di Natale “ che ogni anno l’A.I. L. ( Associazione Italiana Leucemie ) mette in vendita, in tutte le piazze italiane per la lotta contro questa malattia ed è presente nella maggior parte delle case, per tutto il periodo festivo. Su questa pianta sono state narrate diverse leggende: quella di una bambina messicana , Lola, che piangendo poiché non aveva neanche un fiore da mettere accanto al presepe, fu notata dal suo Angelo custode che la esortò, a raccogliere dei fiori sul bordo della strada, essendo Gesù a conoscenza dell’amore racchiuso nel suo tenero cuore. La piccola seguì tali consigli e prese delle erbe che pose, con rispetto davanti al presepe e che, per miracolo, come aveva predetto l’Angelo, divennero dei bellissimi fiori rossi. Da allora fu usata in tutto il mondo quale simbolo del Natale e di buon auspicio nei mesi successivi, per i suoi colori accesi e gioiosi. Un’altra leggenda invece, vede nella stella di Natale, il simbolo del sangue che Dio donò, per colorare di rosso intenso questa pianta che non veniva apprezzata ed accettata da nessuno. Entrambi le leggende, ci insegnano che anche un fiore può bastare per dimostrare affetto ed amore e che non sono necessari solo doni preziosi e costosi. Inoltre essa rappresenta l’amore e l’essenza divina sulla terra e fiorisce, in tutto il suo splendore, nel periodo più bello dell’anno: a Natale! In conclusione desidero rivolgere un tenero pensiero di un sereno Natale e di un Nuovo Anno costellato di pace e tranquillità, per tutti. Auguri!
Maria Elena Marinucci
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