Le salme di Mor Diop e Modou Samb sono partite per il viaggio di ritorno verso il Senegal. Idue senegalesi erano stati uccisi a Firenze martedì scorso dalla follia omicida di Gianluca Casseri. Questa mattina si è svolto il rito del lavaggio alle cappelle del Commiato alla presenza di circa trenta senegalesi. Si tratta del tradizionale rito funebre islamico nel quale i corpi vengono lavati con acqua e sapone al fine di eliminare ogni impurità per preparare il viaggio verso l’aldilà. Alla cerimonia sono intervenuti anche la vicepresidente della regione Toscana Stella Targetti, l’assessore al welfare del comune di Firenze Stefania Saccardi, l’ex parlamentare Mercedes Fria e l’imam di Firenze Izzedine Elzir. “Non è stato soltanto un attacco verso la comunità senegalese – ha detto quest’ultimo – ma un attacco contro tutti i fiorentini e contro l’intera civiltà, ma è proprio da questa tragedia che dobbiamo diventare più forti”. Presenti anche i fratelli delle due vittime. “Non bisogna mai generalizzare quando si parla di immigrati” ha detto Aly Diop, residente a Parigi e visibilmente commosso, che poi ha aggiunto: “Ho visto una grande Italia”. “Ringrazio tutta l’Italia – ha detto Assane Kebe, uno dei portavoce della comunità senegalese di Firenze – Abbiamo sentito molta solidarietà in questi giorni, anche la Toscana è una grande terra, una terra in cui si è sempre parlato dell’universalità della cultura. E Firenze non è terra di discriminazione e razzismo”.
Le due salme sono partite alla volta dell’aeroporto di Bologna, dove verranno trasferite in Marocco e quindi in Senegal, dove arriveranno alle una di questa notte. La cerimonia funebre alla moschea di Firenze, originariamente prevista, è stata annullata all’ultimo momento per problemi di carattere organizzativo. (js)
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