Aumentano le persone che, dopo la perdita del lavoro, chiedono un aiuto psicologico. Per il professor Francesco Campione, presidente dell’associazione Rivivere che a Bologna si occupa di dare un sostegno a chi ha subito un lutto, anche questo è in fin dei conti un lutto da superare e il periodo natalizio è quello più difficile da affrontare. “Nel 2011 c’è stato un aumento massiccio di richieste da parte di persone che hanno perso il lavoro” – spiega Campione – “ma spesso i problemi lavorativi si ripercuotono nelle relazioni: si litiga, si perde l’autostima, e i problemi affettivi si sommano a quelli lavorativi”.
“Fra chi chiede aiuto – continua Campione – ci sono molte persone in cassa integrazione, anche se in generale il panorama è molto vario: si va dal manager all’impiegato, da chi aveva un’attività in proprio a chi fa i lavori più semplici. Non c’è una distinzione di genere, mentre la fascia d’età è soprattutto a cavallo fra i 40 e i 50 anni. Sono persone che hanno paura di non riuscire più a risollevarsi. Il problema principale è la solitudine, che durante le feste, soprattutto se la perdita non è ancora stata elaborata, si fa sentire di più”, spiega il professore.
Il supporto psicologico, che l’associazione Rivivere offre gratuitamente, è simile sia per chi ha perso il lavoro sia per chi ha subito un lutto. “La maggior parte di queste persone non ha un problema grave, però ha bisogno di essere ascoltata, continua Campione, fondamentalmente le persone si rivolgono a noi perché non riescono a esprimere le proprie emozioni, ad esempio non riescono a piangere”.
Rabbia, vergogna, senso di colpa, impotenza, sono le reazioni più comuni. Ma a queste si somma un contesto sociale che tende a isolare chi soffre. “Noi cerchiamo di tracciare con le persone il percorso a loro più congeniale per uscire dalla situazione in cui si trovano”, conclude Campione.
Da ottobre le attività dell’associazione si svolgono anche nella libreria Rivivere (a Bologna in via Torleone 5). Qui si svolgono ad esempio gli incontri del ciclo “L’’educazione sentimentale”, dedicato quest’anno al rifiuto della violenza.
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