Rapina a portavalori: 2 arresti nell’aquilano

Avevano rapinato un portavalori lo scorso 16 dicembre e si erano  impossessati di circa 170.000 euro. I malfattori, impossessatisi dell’ingente bottino, fuggendo, si erano diretti, ad altissima velocità, verso Raiano ma furono notati da un agente della polizia locale che, pur essendo ignaro di quanto appena accaduto, ha immediatamente annotato data, luogo, vettura e targa […]

Avevano rapinato un portavalori lo scorso 16 dicembre e si erano  impossessati di circa 170.000 euro. I malfattori, impossessatisi dell’ingente bottino, fuggendo, si erano diretti, ad altissima velocità, verso Raiano ma furono notati da un agente della polizia locale che, pur essendo ignaro di quanto appena accaduto, ha immediatamente annotato data, luogo, vettura e targa della stessa al fine di contestare le violazioni di legge. L’allarme per l’avvenuta rapina ha fatto scattare subito il piano antirapina dei Carabinieri della Compagnia di Sulmona che sono quindi risaliti all’agente della polizia locale che qualche minuto prima era stato testimone di quel fatto ritenuto comunque anomalo per la località. La testimonianza è stata utile, oltre che a ricostruire la dinamica della fuga, anche a fornire i primi elementi descrittivi di uno dei rapinatori la cui elaborazione portata poi a termine dai militari, ha consentito l’individuazione di uno dei rapinatori, classe ’76 foggiano. Un vero professionista del crimine: già arrestato e condannato per altri delitti, il soggetto, sottoposto all’obbligo di firma presso i carabinieri del comune di residenza, organizzava i propri “impegni criminali” in modo tale da presentarsi puntualmente alla firma per non insospettire in alcun modo le autorità. L’ulteriore sviluppo delle indagini hanno poi consentito di rinvenire l’auto con la quale è stata perpetrata la rapina. Questa era ben occultata all’interno di un capannone della zona industriale di Raiano. L’auto, risultata, come anticipato, rubata a Roma all’inizio di dicembre, sono state rinvenute, oltre che diversi indumenti idonei al travisamento del volto, anche diversi oggetti riconducibili alla società proprietaria del portavalori rapinato. Le risultanze investigative raccolte dai Carabinieri, hanno trovato pieno accoglimento da parte dell’Autorità Giudiziaria del G.I.P. presso il tribunale di Sulmona che ha emesso le ordinanza cui i militari alle 17:30 circa del 30 dicembre hanno dato esecuzione. Sono in corso ulteriori indagini volte a verificare, per la corrispondenza delle modalità esecutive e della dinamica, l’eventuale responsabilità dei soggetti in ordine ad analoghi delitti verificatisi negli ultimi tempi nell’ambito della provincia di L’Aquila.

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