L’Assessore all’istruzione e cultura della Valle d’Aosta, Laurent Viérin, inaugurerà, martedì 14 febbraio, alle ore 18, all’Espace Porta Decumana della Biblioteca regionale di Aosta, la mostra Mario De Biasi. Un mondo di Baci, dedicata a uno dei più grandi fotografi italiani viventi.
L’esposizione propone al pubblico 36 fotografie vintage print in bianco e nero e 12 a colori, che descrivono la vita attraverso il suo gesto più conosciuto e abitudinario, il bacio, un’azione dal forte valore simbolico. La mostra, curata da Raffaella Ferrari e Daria Jorioz, è costituita da una selezione di scatti che De Biasi ha colto, nel corso della sua carriera, in giro per il mondo, da New York a Rio, passando per Milano, Firenze, Parigi, Vienna, Londra.
Le prime fotografie risalgono all’inizio degli anni cinquanta – tra queste una delle immagini più rappresentative della mostra, Budapest, 1956, in cui una coppia di profughi si bacia appassionatamente dopo aver varcato il confine – fino ad arrivare ai giorni nostri.
«La mostra – dichiara l’Assessore Laurent Viérin – che non a caso proponiamo al pubblico aostano in occasione di San Valentino, punto di riferimento anche del Ministero per i beni e le attività culturali per promuovere l’arte e la cultura in tutti i suoi aspetti, introduce la nuova stagione espositiva 2012, arricchendo l’offerta culturale, diversificata e coordinata, curata dall’Assessorato.
L’esposizione vuole, inoltre, rendere omaggio alla straordinaria figura di Mario De Biasi, classe 1923, vincitore nel 1982 del prestigioso premio Saint-Vincent per il giornalismo.»
Mario De Biasi è nato nel 1923 a Sois (Belluno) e inizia a fotografare nel 1945 con un apparecchio rinvenuto tra le macerie di Norimberga, dove si trovava deportato.
Presenta la sua prima mostra personale nel 1948 a Milano, dove vive e lavora e nel 1953 entra a far parte della redazione di Epoca, con cui realizza, in più di trent’anni, 132 copertine e innumerevoli reportage da tutto il mondo a dimostrazione del poliedrico e versatile punto di vista attraverso il quale ha toccato più temi con formidabile resa narrativa.
Fittissima la sua carriera espositiva, tra cui la partecipazione alla rassegna Gli Universalisti alla Photokina di Colonia nel 1972, alla mostra The Italian Metamorphosis, 1943-1968 al Solomon Guggenheim Museum di New York nel 1994, alla grande retrospettiva all’Arengario di Milano nel 2000, al Paris Photo del 2007 e alla mostra sul Neorealismo Italiano di Madrid nel 2008.
Ha pubblicato finora oltre 90 libri fotografici ed è inoltre presente nel volume The Faces of Photography: Encounters with 50 Master Photographers of the 20th Century.
E’ stato insignito di numerosi premi internazionali tra i quali Erich Salomon Preis a Colonia nel 1973, il Premio Saint-Vincent di giornalismo nel 1982, il Premio Friuli Venezia Giulia nel 1994, il premio alla carriera al Festival di Arles nel 1994 e l’Ambrogino d’oro conferito dal Comune di Milano nel 2006.
Del 2003 è il titolo di Maestro della Fotografia Italiana, massima onorificenza della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche.
All’attività di fotografo affianca quella di disegnatore, alla quale si dedica con passione e quella di docente nei numerosi workshop in cui insegna ai giovani.
La mostra, che sarà visitabile fino al 26 maggio 2012, è accompagnata da un catalogo bilingue italiano-francese che contiene la riproduzione di tutte le opere in mostra, edito da Allemandi, con testi di Raffaella Ferrari, Daria Jorioz e Italo Zannier, in vendita al prezzo di 14,00 euro. L’ingresso è libero.
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