I No Tav smentiscono l’aggressione ai danni della troupe del corriere it. ”Troppo facile – scrivono in una nota diffusa sul loro sito No Tav.info – rincorrere un giorno il morto, quello successivo la tragedia, quello dopo ancora cercare il mostro. Noi proviamo a raccontare i fatti”.
”Oggi – si legge nel loro documento -, intorno alle 13.00 dal presidio alcuni no tav hanno udito in lontananza nei prati adiacenti, a non piu’ di 150 metri dai blocchi due squilli di sirena. Subito e’ scattato l’allarme generale, prorpio nell’ora esatta in cui il giorno precedente il presidio-blocco era stato attaccato. Giunti sul posto i no tav accorsi hanno trovato tre individui in un, a dir poco , ambiguo mezzo fornito di antenne direzionali, lampeggiante blu con tanto di sirena acustica, microfoni per le intercettazioni ambientali, caschi e maschere antigas. Alla domenda di chi fossero hanno detto di essere giornalisti dell’agenzia h24 e di non essere poliziotti e che l’ambigua attrezzatura era necessaria per la loro mobilita’ all’interno di scenari difficili”.
”Per la loro incolumita’ – prosegue la ricostruzione dei no Tav – vista la situazione di forte tensione anche emotiva sono stati invitati ad allontanarsi e cosi’ i tre con un altro mezzo a loro disposizione sono rientrati nell’albergo in cui alloggiano”. Il comunicato sottolinea che ”Il mezzo ora e’ ancora presso il prato in cui e’ stato trovato, integro e con l’attrezzatura a bordo. Una delegazione del movimento sta chiarendo la situazione presso l’albergo con i tre cronisti”.
”Chiediamo di interrompere questa catena infame di false notizie – conclude il comunicato – che continuano a circolare sulla vicenda no tav. In val di Susa, ci spiace, non troverete ne’ mostri, ne’ tragedie, soltanto, e non e’ poco una comunita’ che lotta per la difesa della propria terra”.
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