Il presidente del Consiglio è intervenuto oggi a L’Aquila al Forum promosso dall’Organizzazione per la cooperazione dello sviluppo economico e dall’Ateneo olandese, nel quadro del progetto “Abruzzo verso il 2030: sulle ali dell’Aquila”. Il forum ha l’obiettivo di incoraggiare il dibattito tra cittadini, imprese e istituzioni sulle priorità per una strategia integrata di crescita e sviluppo sostenibile della regione Abruzzo, sul ruolo della città dell’Aquila colpita dal terremoto del 2009 e sulle possibili linee guida per l’attuazione di tale strategia, come emergono dai risultati preliminari del lavoro svolto dal team OCSE-Università di Gröningen.
I lavori, presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso ad Assergi (AQ), sono stati predieduti dal Ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca, nella sua funzione di punto di contatto del Governo per le iniziative volte allo sviluppo e alla ricostruzione della città dell’Aquila. Hanno partecipato anche il Ministro dell’interno, Anna Maria Cancellieri, e il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Francesco Profumo.
Il Presidente Monti, ha detto: “L’impressione e’ di una straordinaria bellezza anche cosi’. Avendo visto allora le scene in televisione, uno puo’ immaginare cosa e’ stato in passato ma mi sembra ci sia voglia di fare, di ricostruire e l’entusiasmo e’ palpabile. Le esperienze di altri terremoti ci fanno capire che per il pieno rientro alla normalità sono occorsi molti anni, ma bisogna dare certezze ai cittadini. In particolare, bisogna tenere conto che il sisma ha colpito “il centro storico dell’Aquila, la terribile specificità del terremoto del 6 aprile 2009”, dal momento che “fatta eccezione per i terremoti di Messina e Reggio Calabria, mai un sisma ha colpito così duramente, ha devastato un centro istituzionale e culturale”.
Per il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, nel corso di una breve visita fatta nel centro storico de L’Aquila, dove ha potuto vedere anche lo scempio della Casa dello studente, nel cui crollo morirono nove universitari “A L’Aquila c’e una ferita aperta. E’ drammatico vedere quello che e’ accaduto. Pero’, insomma, si ricomincia”.
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