La Commissione Esteri della Camera alle prese con la questione iraniana. Il Governo, infatti, risponderà questo pomeriggio a due interrogazioni parlamentari sulle sanzioni economiche europee verso Teheran, adottate lo scorso 23 gennaio dal Consiglio dell’Unione Europea affinché l’Iran desista dal portare avanti il suo programma nucleare. La misura più dura è l’embargo petrolifero, che però avrà luogo a partire dal primo luglio 2012.
La prima interrogazione all’ordine del giorno chiede al Governo di sapere come l’Italia si stia preparando a rispettare queste scadenze. Il testo, firmato dai deputati Fiamma Nirenstein e Margherita Boniver (Pdl), Francesco Adornato (Udc), Paolo Corsini (Pd) e Gianni Vernetti (Api), chiede inoltre al Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, “quali altre iniziative intenda proporre l’Italia per continuare ad esprimere viva riprovazione per le gravi violazioni dei diritti umani nella Repubblica islamica”. La seconda interrogazione, firmata dai democratici Francesco Tempestini, Alessandro Maran, Walter Veltroni, Mario Barbi e Jean Leonard Touadì, evidenzia come “l’Iran avrebbe inoltre minacciato una sorta di contro-embargo petrolifero, e sembrerebbe che sia già stato presentato all’esame del Parlamento iraniano un progetto di legge per bloccare da subito le esportazioni di petrolio verso l’Europa”. L’interrogazione del Pd chiede quindi a Terzi se ritenga “efficaci e sufficienti” le sanzioni e quali effetti queste stiano “producendo sui decisori iraniani”.(bat)
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