“L’Amianto militare “non sussiste” E’ questo il significato del dispositivo della sentenza letto oggi dal giudice di Padova. Davanti a un centinaio di persone quasi tutte di associazioni delle vittime gli ammiragli della Marina accusati di omicidio colposo e omissioni di sicurezze sul lavoro per la morte di due militari per mesotelioma pleurico sono stati assolti perche’ il fatto non sussiste. Al Tribunale di Torino il 13 febbraio avevamo sentito un’altra musica. E’ pur vero che ogni processo ha la sua storia, ma e’ altrettanto vero che l’amianto uccide senza distinzioni di sesso, di lavoro, di condizioni ambientali. L’amianto sulle navi militari e civili – e’ arcinoto- era presente in maniera massiccia; – le esposizioni degli addetti erano altrettanto massicce e duravano per tutto il periodo dell’imbarco 24 ore al giorno; – anche se una legge recente – emanata nel corso del processo- ha stabilito che le navi militari devono essere considerate al di fuori delle leggi di tutela della salute e sicurezza, giustizia vuole che chi e’ morto o si e’ ammalato per esposizione in fabbrica, per la presenza di amianto sul territorio, perche’ imbarcato su una nave, abbia “ il privilegio “di essere uguale. L’ingiustizia “di classe” permane anche da morto. Non ci fermiamo qui, continuiamo a lottare. Lette le motivazioni ci rivolgeremo alla Corte d’Appello di Venezia”. E’ quanto scrivono in una nota le associazioni Medicina Democratica, Movimento di Lotta per la Salute – Milano Associazione Italiana Esposti Amianto-Milano
Amianto: nonostante sentenza di Padova permane ingiustizia
“L’Amianto militare “non sussiste” E’ questo il significato del dispositivo della sentenza letto oggi dal giudice di Padova. Davanti a un centinaio di persone quasi tutte di associazioni delle vittime gli ammiragli della Marina accusati di omicidio colposo e omissioni di sicurezze sul lavoro per la morte di due militari per mesotelioma pleurico sono stati […]
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