Vigilia di Pasqua per il campionato di Serie A. In un pomeriggio piovoso il Lecce vuol dimenticare l’amarezza del mancato successo contro il Cesena e al “Via del Mare” affronta la Roma di Luis Enrique, priva di Totti, non convocato, sostituito nel ruolo da Lamela che vince il ballottaggio con Pjanic ed affianca in attacco Osvaldo e Bojan.
Spettatori paganti 12.592 (di cui 3.905 abbonati) per un incasso totale di 106.401,54 euro.
Lecce nella classica casacca giallorossi e Roma in completa tenuta bianca.
Tifosi giallorossi preoccupati per gli sviluppi della vicenda Masiello. Alcuni sono ottimisti e credono che tutto si risolverà con 3 punti di penalizzazione (anche pensando a quanto accaduto all’Atalanta con la vicenda Doni), altri, invece, sono molto pessimisti temendo un coinvolgimento della famiglia Semeraro e conseguente retrocessione per responsabilità oggettiva della società.
La sintesi della partita è così riassumibile: Roma lenta ed improponibile in difesa e senza una trama degna di tale nome in attacco; Lecce grintoso, veloce e ben organizzato dal suo allenatore Cosmi.
Lecce in vantaggio al 22esimo minuto del primo tempo con un goal di Muriel che si presenta a tu per tu con Stekelenburg, lo supera con un dribbling secco e deposita in rete.
Roma frastornata che cerca di reagire ma sempre in modo evanescente e sul finire del primo viene nuovamente punita da Di Michele che sugli sviluppi di un calcio d’angolo realizza in acrobazia..
Nel secondo tempo si pensa ad una reazione della Roma ma sono i giallorossi salentini a mettere KO i romani con un goal bellissimo di uno scatenato Muriel che al 4′ trova lo spiraglio per un fantastico diagonale dal vertice dell’area capitolina ed insacca a fil di palo, rendendo vano il tuffo di Stekelenburg.
Sigillo finale al 55′ con un rigore trasformato da Di Michele procurato da un’altra azione ubriacante di Muriel, steso in area da Heinze.
Il “poker” del Lecce rimane tale fino a due minuti dalla fine quando Bojan all’88’ e Lamela all’89’ fanno due goal che rendono meno amaro il risultato per la squadra capitolina.
Dopo 4’ minuti di recupero arriva il triplice fischio finale di Orsato.
Il Lecce risponde con ben quattro gol alla settimana travagliata per vicende non legate al campo e batte per la prima volta la Roma sul proprio campo.
La festa per i tifosi di casa è rovinata dalla contemporanea vittoria della Fiorentina a San Siro, contro la capolista Milan che lasciano ancora al terz’ultimo la squadra salentina.
Deluso il tecnico della RomanLuis Enrique, che smentisce seccamente ipotesi di dimissioni nelle dichiarazioni post partita: “Accade sempre così quando si perde male. Neanche mi passa per la testa di presentare le dimissioni. Sono certamente deluso come lo sono i ragazzi e come immagino i tifosi”. Poi cerca di guadare avanti: “Nonostante le sconfitte siamo ancora vicini alla zona che garantisce l’anno prossimo l’accesso alle coppe europee, ma dobbiamo migliorare le nostre prestazioni fuori casa se vogliamo andare avanti perseguendo questi obiettivi“.
Per la Roma, l’assenza di Totti si è fatta indubbiamente sentire. Lamela, nonostante il goal, non ha saputo sostituirlo dimostrando ancora una volta che questa squadra ancora non è matura per poter fare a meno del suo “vecchio” capitano…
Di diverso tono le dichiarazioni di Serse Cosmi:”Ritengo che un’affermazione di così alto livello rappresenti l’ennesima impresa compiuta da questo gruppo di ragazzi. Pertanto, ogni discorso sul risultato conseguito da una nostra concorrente a Milano, benchè difficilmente preventivabile, a mio avviso è del tutto inopportuno. L’importanza del nostro successo sulla Roma, anch’esso tutt’altro che scontato, è avvalorata dal fatto che, nell’arco della sua storia, in casa il Lecce non avesse mai battuto la formazione capitolina.
Oggi, la squadra si è resa protagonista di una prestazione eccellente sotto tutti i punti di vista“.
Poi risponde alle critiche “Siamo giunti a questa partita dopo una settimana che definirei folle, una settimana che non aiuta il lavoro di un allenatore o un calciatore. Inoltre, non avevo molto gradito l’atteggiamento della tifoseria dopo il pareggio con il Cesena, perchè a me non piace il calcio dei colpevoli, soprattutto se essi sono uno o due.
Ma la squadra ha saputo rispondere sul campo e Muriel, che nei giorni scorsi era stato aspramente accusato di non avere una condotta da atleta, oggi è diventato un vero fenomeno. A mio modo di vedere, c’è una grande dismisura nelle affermazioni. Per questo, a fine gara, abbiamo festeggiato il successo nel chiuso dello spogliatoio, dedicando a noi stessi questa importante e meritata vittoria che speriamo di ripetere a Catania mercoledì”.
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Manuel Romano
foto: M. Romano
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