A sette giornate dalla fine, la squadra di Conte ha un unico obbiettivo: vincere, vincere, vincere. “Dovevamo ritrovare un atteggiamento mentale vincente e abbiamo lavorato molto sulla testa, fin dal ritiro. Continuiamo a farlo anche ora, perché fa parte del nostro processo di crescita”, ha detto il tecnico juventino”.
Antonio Conte alla vigilia della sfida contro la Lazio appare decisamente tranquillo, determinato ma anche sereno. “Contro la Fiorentina e l’Inter – ha detto il mister – siamo scesi in campo con sette punti di svantaggio ed eravamo obbligati a vincere, così come contro il Napoli, quando i punti in meno dal Milan erano cinque… A Palermo eravamo obbligati a vincere, per non sciupare l’occasione che ci era stata data. E ora… dobbiamo vincere. Il discorso non cambia. Del resto stiamo mantenendo questo atteggiamento sin dall’inizio della stagione. Quindi, anche contro la Lazio, scenderemo in campo per centrare i tre punti, come abbiamo sempre fatto”.
“Affrontiamo la terza in classifica e sono alcuni anni che la Lazio è ai vertici, grazie all’ottimo lavoro di tutta la società. Sarà una partita dura e spigolosa e ci vorrà la miglior Juventus. Sono in un buon momento di forma e vengono a Torino per confermare quanto fatto di buono in casa contro il Napoli. Loro inseguono la Champions e lo stesso vale anche per noi, perché vincere domani vorrebbe dire assicurarsi definitivamente l’accesso per la porta principale”, ha detto Conte.
La qualificazione dirette alla Champions è un obiettivo importante ma anche il Campionato non lo è di meno. “Premettiamo che già ora abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Quest’estate i pronostici ci vedevano quinti o sesti. La società mi aveva chiesto di provare a rientrare in Champions, sapendo le difficoltà che avremmo incontrato, visto che squadre come Napoli, Udinese, Lazio, per non parlare di Inter e Milan, ci avevamo preceduti negli scorsi anni. Però c’è stata una crescita esponenziale, andata al di là delle più rosee aspettative ed essere arrivati a confrontarci con una superpotenza come il Milan è una grossa soddisfazione. La gioia più grande poi è l’orgoglio ritrovato dei nostri tifosi. Vedere anche nel giorno di Pasquetta 200, 300 persone a Vinovo per incitarci, è fantastico e questo, al di là di come andranno campionato e Coppa Italia, nessuno potrà mai togliercelo. Detto questo, siamo in ballo e allora, in queste sette partite, diamo il massimo Solo così potremo provare a scrivere una pagina importante e a centrare un obiettivo che sarebbe magico. C’è poco da fare: se si vuole entrare nella storia, bisogna vincere”.
Speriamo che non faccia la fine del Duce, anche lui diceva “vincere, vincere, vincere,…”