L’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3859 rappresenta un altro importante successo per l’amministrazione comunale del capoluogo. Viene infatti concessa la possibilità al nostro ente di proseguire il suo voluminosissimo lavoro nel campo dell’emergenza e della ricostruzione post sisma avvalendosi del prezioso apporto di Abruzzo Engineering e del Sed, che già collaboravano da tempo con le nostre strutture e le cui convenzioni erano in scadenza o scadute. Le società in questione continueranno a sostenere i servizi essenziali di assistenza alla popolazione e la gestione dei dati soprattutto per quanto riguarda il progetto Case, i Map, gli immobili del fondo immobiliare, l’autonoma sistemazione e così via. Il tutto, a spese dei fondi stanziati dallo Stato per l’emergenza sisma.
Il raggiungimento di questo obiettivo si aggiunge ai traguardi conseguiti con l’ordinanza n. 3857 dello scorso 10 marzo, che ha accolto molte richieste che avevo avanzato per il bene delle nostre comunità, gran parte delle quali unitamente al Commissario delegato, il Presidente Gianni Chiodi.
Innanzitutto, quelle finalizzate ad alleviare i disagi dei nuclei anagrafici da 1 o 2 componenti, con case classificate E, F o nelle zone rosse, per i quali viene riconosciuto un aumento del contributo di autonoma sistemazione di 200 euro. Stesso beneficio (200 euro, in questo caso a persona) andrà alle famiglie che ospitano i nuclei familiari della stessa tipologia (1 o 2 persone), in attesa di una sistemazione più adeguata. Questi nuclei, anche se ospitati, non perderanno il contributo di autonoma sistemazione.
Finalmente è stata resa giustizia agli eredi delle vittime del sisma, finora rimasti senza alcuna certezza e per i quali avevamo più volte sollecitato un provvedimento che, per quanto non potrà restituire loro gli affetti che avevano, se non altro potranno ottenere gli stessi contributi e gli stessi indennizzi che sarebbero toccati ai loro congiunti.
Tempi certi, finalmente, per i lavori: 15 giorni per aprire i cantieri della ricostruzione privata dal giorno del contributo definitivo, 10 giorni per fornire i documenti integrativi nel caso fossero richiesti dal Comune attraverso la pubblicazione all’albo pretorio e sul sito istituzionale, con la conferma di completare gli interventi in 6 mesi per le B e 7 per le C. Solo con queste scadenze granitiche si potrà pensare di ricostruire sollecitamente, e proficuamente, il nostro territorio.
E proprio dall’utile sinergia con il Presidente Chiodi nell’ordinanza vengono regolamentati i ruoli e i tempi per rimuovere le macerie dal capoluogo e dalle frazioni, altra condizione indispensabile per dare un senso compiuto alla ricostruzione e per la vera rinascita dell’Aquila e del suo comprensorio.
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