“La Zona franca è tutt’altro che una presa in giro ma un obiettivo al quale tutti insieme abbiamo lavorato per facilitare e sostenere la ripresa economica del territorio”. Lo ha detto il commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, precisando che “il fondo per finanziare la Zona franca dell’Aquila, solo per il primo anno, ammonta a 45 milioni di euro. Per gli anni successivi si farà riferimento al fondo per la ricostruzione”. In questo modo il commissario risponde alle polemiche di questi giorni sull’impegno diretto del governo per la realizzazione e finanziamento della Zona franca. “Su questo punto – aggiunge Chiodi – il governo è stato chiaro fin dal principio, ne è testimonianza in questi giorni l’impegno diretto del ministro Claudio Scajola che ha investito direttamente il Cipe indicando anche lo stanziamento di risorse per il primo anno. Mi sembra, dunque, che sull’esito della Zona franca ci possano essere pochissimi dubbi”. Il commissario per la ricostruzione ha voluto poi ribadire che l’ottenimento della Zona franca per L’Aquila “è il frutto di un lavoro congiunto con tutte le forze e gli enti locali”. “E’ stata proprio questa la forza della nostra proposta, e cioè che essa è partita da tutti gli attori locali ed è stata portata avanti come una battaglia di tutti in favore esclusivamente del territorio aquilano. Sollevare dubbi in questo momento – conclude Gianni Chiodi – significa voler svilire il lavoro congiunto di questi mesi con il rischio di strumentalizzazione che di certo non aiutano la causa aquilana”.
ZONA FRANCA: CHIODI, OBIETTIVO COMUNE PER RILANCIO L’AQUILA
“La Zona franca è tutt’altro che una presa in giro ma un obiettivo al quale tutti insieme abbiamo lavorato per facilitare e sostenere la ripresa economica del territorio”. Lo ha detto il commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, precisando che “il fondo per finanziare la Zona franca dell’Aquila, solo per il primo anno, ammonta a […]
penso che per far rinascere l’AQUILA LA VIA PRIMARIA è LA ZONA FRANCA PER RICHIAMARE AZIENDE SERIE E CAPITALIZZATE CHE DEVONO CREARE IN LOCO TUTTE LE PROFESISONALITò ASSUMERE GIOVANI LAVORATORI E LAUREATI DAL CRATERE INSEDIARE IN LOCO LA MENTE DELLA SOCIETà CIOè CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE UFFICI COMMERICALI FINANZIARI TUTTO NEL CRATERE COME UNA SPCIETà DEL TERRITORIO IN MODO TALE CHE UN DOMANI CESSATA LA ZONA F RANCA NON SI SPOSTINO I MCACCHINARI PERCHè LA MENTE E L’ANIMA DELLA SOCIETò SONO QUI NEL TERRITORIO E ACQUISTARE UNA MACCHINA CI VOGLIONO DUE MINUTI MA PER CREARE UNA PROFESSIONALITà UN SALDATORE UN TORNITORE UN PROGRAMMATORE CI VOGLIO ANNI ED ANIMO PLAUDO E SPERO NELLA ZONA FRANCA PERCHè I NOSTRI FIGLI AVENDO UN POSTO ED UN SALARIO SICURO NEL TEMPO POSSONO CONTRARRE MUTUI E RICOSTRIORE LA CITTà SENZA CHIEDERE AIUTI ALLO STATO E LO STATO DA QUESTE FORME DI INVESTIMENTO E DI RICOSTRUZIONE POTRà AVERE I CORRISPONDENTI TRIBUTARI DELLE ENTRATE E DEI CONSUMI SONO UN EX BANCARIO IN PENSIONE E SO IL VALORE DEL DENARO E DEI BUONI INVESTIMENTI QUESTI SE DATI AL MOMENTO GIUSTO ED ALLE PERSONE GIUSTE RENDONO GUADAGNI ALLE BANCHE ED ALLA COLLETTIVITà
Volevo chiedere se verrà firmata definitivamente il progetto della zona franca e entro quando.