A Tokyo il Nikkei chiude perdendo il 2,99% mentre il Kospi di Seul e’ crollato a -3,4%. Male anche Hong Kong che segna -2,66% e Shanghai -1,26%. I timori per la crisi greca affossano le borse asiatiche.
In Maryland, nella residenza del presidente degli Stati Uniti, le parole chiave del vertice del G8 che si apre questa sera (sarà già notte in Italia) a Camp David saranno rigore e crescita. Perché di crisi – e di crisi europea, soprattutto – parleranno i Grandi del mondo, ospiti di Barack Obama. Ma tra oggi e domani, altre importanti tematiche internazionali saranno discusse: Afghanistan e primavera araba, sviluppo sostenibile e riduzione della povertà, democrazia e stabilità internazionale.
Al centro del dibattito, però, ci saranno soprattutto il dossier Grecia, le misure di austerity, gli investimenti per la crescita. Le elezioni che si terranno in Grecia vengono considerate dai leader come un vero e proprio referendum sulla possibilita’ che il Paese resti in Europa. Del resto i leader Ue piu’ volte in questi giorni hanno sottolineato il momento delicato e che e’ necessario da parte del governo transitorio greco chiarire ai cittadini che un eventuale voto ‘anti-Europeo’ porterebbe all’uscita della Grecia dall’euro.
Tornando ai colloqui dei leader Ue, nella conference call di ieri pomeriggio tra i leader di Italia, Germania, Francia e Regno Unito, in vista del summit, è stato ribadito che il rigore nei conti pubblici e la crescita economica vanno di pari passo. L’intenzione e’ quella di portare avanti, riferiscono fonti del Parlamento europeo, un piano per gli investimenti e per lo sviluppo. Un piano che verra’ messo a punto in occasione della cena dei leader che si terra’ a Bruxelles il 23 maggio.
C’e’ un’unita’ d’intenti, sottolineano le stesse fonti, per andare a Camp David con una posizione comune. C’e’ accordo forte sul fatto che il rigore e la crescita “non sono in contrasto”, ha affermato il portavoce della Merkel, Steffen Seibert mentre secondo l’Eliseo “c’e’ una larga convergenza di vedute tra i leader europei”. L’obiettivo, dunque, e’ quello di ‘chiudere’ un patto Ue in tempi brevi.
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